Domenica, 28 Settembre 2014 16:33

Le tartarughe nella zona di Perth

 

Le tartarughe nella zona di Perth, sud-ovest dell'Australia

 

Di Laurens Woldring, per Tarta Club Italia

Nel 2001 sono stato in Australia per fare una ricerca sull’ ecologia della tartaruga a collo lungo del sud-ovest (Chelodina oblonga). La ricerca è stata condotta nella zona di Perth, la città più grande dell’ovest dell’Australia. Oltre alla Chelodina oblonga presenterò l’altra tartaruga di questa zona, la tartaruga palustre dell’ ovest (Pseudemydura umbrina), una delle tartarughe piu rare al mondo.

La Chelodina oblonga è la tartaruga con il collo relativamente piu lungo. Questa specie è chiamata oblonga per la forma del carapace che è piuttosto allungato.

La dimensione massima del carapace e 31cm. I maschi rimangono piu piccoli delle femine. Il capo di questa specie è relativamente grande, ma gli occhi e la bocca sono localizzati al lato anteriore. Molto probabilmente questa specie si nutre alla stessa maniera della Mata mata (Chelus fimbriatus) creando un vacuum e succiando dentro la preda.

Il colore del carapace è marroncino o olivastro con piccole macchiette nere. Il piastrone è stretto e di colore biancastro o giallastro. Le zampe sono ben formate e palmate.

Quando disturbata questa specie fa uscire delle secrezioni puzzolenti dalle ghiandole nell'inguine.

Questa specie vive in laghi permanenti e stagionali.

Se il lago dove vivono si secca per la siccità estiva, questa specie ha 2 strategie per sopravvivere.

  1. Le tartarughe escono dal lago in cerca di altre acque permanenti.
  2. Le tartarughe scavano nel fango del lago e vanno in estivazione fino a che il lago si riempie d'autunno.

La Chelodina oblonga è carnivora e si ciba di pesci, lumache, molluschi, insetti e altri piccoli animali.

La differenza tra i sessi è molto marcata. Il maschio ha la coda piu lunga e massiccia.

Il maschio ha il capo piu piccolo. Il piastrone è più concavo nel maschio ma questo non è sempre evidente.

I maschi raggiungono la maturità sessuale ad una grandezza di 14 cm.

Le femmine a una grandezza di 16/17 cm.

 

L'accoppiamento avviene d'autunno e d'inverno nell' acqua.

Questa specie non va in letargo ma rimane attiva durante l'inverno.

La femmina fa due covate all'anno. La prima in primavera e la seconda d'estate. Quando deve depositare le uova, la femmina si può allontanare anche fino a 500 metri dall'acqua. Nei sobborghi di Perth capita spesso che le tartarughe depositano le uova nei giardini delle case vicino al lago.

Le femmine producono al massimo 16 uova per covata.

I piccoli nascono dopo 200-230 giorni di incubazione. Cioè in agosto nell' inverno australiano. Questo periodo di incubazione sembra molto lungo ma i piccoli sono gia completamente sviluppati durante l'estate. Ci sono diverse teorie perché i piccoli aspettano nell' uovo. Forse aspettano le piogge che ammorbidiscono il terreno che rende piu facile la schiusa. Può anche essere che aspettano che le piogge riempiano i laghi che creano condizioni ottime per la sopravvivenza dei piccoli.

I piccoli sono una miniatura degli adulti solo che i colori sono piu vivaci.

Durante la mia ricerca abbiamo esaminato animali di 3 laghi. Le tartarughe venivono catturate usando delle trappole fatte di rete morbida. Tramite cattura e ricattura abbiamo cercato di stabilire la demografia di queste popolazioni. Inoltre ho fatto una ricerca sulla nutrizione di questa specie svotando lo stomaco delle tartarughe catturate e esaminando il contenuto.

Ovviamente il metodo usato non era invasivo. Ovviamente questo ò un fatto molto preoccupante e qualcosa deve essere fatta per ridurre il numero delle volpi.

Anche se questa specie viene considerata ancora abbondante, ci sono molti pericoli e anche il numero di esemplari di questa specie sta diminuendo. Uno dei pericoli è il traffico che uccide molte femmine riproduttive che vanno in giro per cercare posti dove nidificare e attraversano le strade.

Un altro grosso problema sono le volpi europee che sono state introdotte dagli inglesi per la caccia. Non avendo nemici naturali questi animali sono moltissimi. Queste volpi aprono molti nidi per mangiare le uova. Nei laghi ricercati da noi abbiamo l'idea che quasi 100% dei nidi veniva scoperto dalle volpi!!! Nessuna tartaruga piu piccola di 12 cm è stata trovata durante la mia ricerca.

Ovviamente questi animali sono molto importanti per la sopravvivenza delle varie popolazioni.

Pseudemydura umbrina

L'altra specie che vive in questa parte dell'Australia è la Pseudemydura umbrina o tartaruga palustre del sud-ovest. Questa specie è una delle più rare al mondo.

Questa specie è di un genere monotipico. Il mascho raggiunge una lunghezza di 15,5 cm. La femmina rimane piu piccola e non supera i 13,5 cm.

Il carapace è di un colore marrone cioccolato. Il piastrone è di color giallastro con macchiette marroncine. Il capo è relativamente grosso e il collo è coperto di tubercoli.

La Pseudemydura vive in un ambiente molto arido. Il terreno è sabbioso con piccole zone con zolla. Proprio in queste zone si formano stagni temporanei invernali da cui dipende questa specie per la sopravvivenza. Tipici per questo ambiente sono gli alberi di Banksia che fanno dei bellissimi fiori.

Altri rettili in questa zona sono la Tiliqua rugosa e il Varanus gouldi.

La Pseudemydura è solo attiva d'inverno. Alla fine della primavera australiana (Novembre) esce dagli stagni che si riseccano e si va a nascondere in delle buche o sotto vegetazione secca dove si ripara dal sole. Qui rimane in un stato latente per circa 7 mesi.

In autunno incomincia a piovere e gli stagni si riempiono e le tartarughe escono dalla tana. Durante il periodo le tartarughe si nutrono, si accoppiano e fanno le uova. Le femmine producono da 3 a 5 uova che vengono deposte in una buca scavata con le zampe anteriori!. Le uova si schiudono dopo circa 180 giorni.

Questa specie e stata riscoperta nel 1953. Vive in natura solo in due località nelle vicinanze di Perth. Nel 1962 queste località sono state riconosciute come aree protette. Nel 1990 un recinto fornito di corrente è stato costruito intorno alle zone protette per proteggere le tartarughe dalle volpi. Nella metà degli anni 80 la popolazione in natura non contava piu di 30 individui!!!

Già nel 1959, 25 esemplari sono stati catturati per comporne un nucleo riprodutivo in cattività nello Zoo di Perth.

Solo nei primi anni si poteva notare qualche successo nella riproduzione. Con il passare del tempo gli animali morivano di vecchiaia senza riprodursi. Nel 1987 il biologo austriaco Gerald Kuchling è andato in Australia per occuparsi di questa specie . E'Stato lui a scoprire che la estivazione è assolutamente necessaria per la riproduzione e che lo sciudersi delle uova viene stimolato da un abbassamento di temperatura. Da allora i successi riprodutivi incominciarono ad aumentare.

Nello zoo di Perth è stata creata una struttura per la riproduzione di questa specie. Questa struttura è chiusa al pubblico e consiste in diversi laghetti. Inoltre ci sono dei recinti per la estivazione completamente chiusi ai topi.

Dal 1994 esemplari sono stati reintrodotti nel habitat naturale e seguiti tramite monitoraggio radio tracking.

Grazie all' impegno di Gerald Kuchling la popolazione in natura sta crescendo e nel 2001 contava già 110 animali. Purtoppo ci sono ancora minacce come fuochi stagionali spesso accessi da contadini.

Il caso della Pseudemydura ombrina è un buon essempio di successo nella salvaguardia delle tartarughe in via d'estinzione.

 

Pubblicato in Risorse
Sabato, 26 Aprile 2014 14:54

Chelus fimbriatus

Chelus fimbriatus

Tartaruga foglia o Mata Mata

Specie Acquatiche

(Mata Mata) Mata mata turtle / Fransenschildkröten
Schneider 1783

CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = PLEURODYRA
Famiglia = CHELYDAE
Genere = CHELUS
Specie = FIMBRIATUS

STATUS GIURIDICO
Non è inserita in nessuna normativa di protezione, pertanto è di libera vendita e non soggetta a certificazione CITES. La specie non risulta essere minacciata

DISTRIBUZIONE
Vive nei corsi lenti di vari fiumi sudamericani, in Brasile, Venezuela, Ecuador, Bolivia, Colombia ecc.
Tra i principali fiumi ricordiamo il Rio delle Amazzoni l'Orinoco e il Rio Negro

HABITAT
Fiumi a corso lento, non molto profondi, ricoperti di sedimenti e vegetazione galleggiante.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
E' attiva durante tutto l'anno, non effettua letargo o latenza.
Passa la maggior parte della giornata immobile, nelle zone con moderata corrente, tendendo agguati alle prede, contando sul proprio aspetto mimetico.
Si sposta perlopiù camminando sul fondo, essendo una nuotatrice non eccelsa.
Spesso rimane in acque basse, ove respira facendo affiorare solo le narici.
Non esce praticamente mai dall'acqua, spesso si appoggia a detriti galleggianti o sulla riva.

CARATTERISTICHE FISICHE
E' una delle tartarughe più strane, caratteristica che la rende molto ricercata sul mercato terraristico.
Il carapace, lungo fino a 50 cm, è molto appiattito, da cui il nome tartaruga foglia, spesso incurvato e con caratteristiche carenature, di solito ricoperte di alghe o fanghiglia. Il colore è marroncino scuro.
Il collo e la testa possono raggiungere quasi la lunghezza del carapace, si presentano con diverse appendici e frastagliature, che accentuano il mimetismo.
La testa è molto larga e piatta, la bocca enorme e larga come l'intera testa.

DIMORFISMO SESSUALE
Non molto evidente, i maschi presentano una coda più larga alla base e più lunga.
Il piastrone è leggermente concavo nei maschi,che presentano anche la testa leggermente più larga.

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Vive bene in acquari allestiti appositamente, con una profondità dell'acqua che consenta agli animali di far emergere le narici stando appoggiate sul fondo.
Essendo una specie molto statica l'acquario può non essere enorme, ma si tratta comunque di una specie che, collo compreso, può raggiungere gli 80-90 cm.
Le misure minime sono quindi 180x100 di base, con l'acqua a una temperatura di 27-28 gradi.
L'aria sovrastante deve essere umida e calda, si consiglia di posizionare un faretto sopra la vasca.
Come materiale di fondo si può utilizzare sabbia fine, l'arredamento consigliato è ridotto a qualche radice,
magari affiorante per consentire alla tartaruga di stazionarci per respirare.
Una zona emersa non verrebbe frequentata, solo femmine escono dall'acqua per deporre.
Le piante acquatiche sarebbero sradicate, non vengono danneggiate invece le piante galleggianti, indicate per fornire un habitat soddisfacente per questa specie.
Il riscaldatore deve essere protetto dagli urti, il filtraggio consigliato è costituito da un potente filtro esterno.
Per non creare eccessive turbolenze conviene utilizzare un vetro o altro come "frangiflutti" all' uscita del tubo di rimando del filtro.
Fortemente sconsigliato l'allevamento all'esterno.

ALIMENTAZIONE
Esclusivamente carnivora, a base di pesci, rane, girini, lombrichi e qualsiasi animale riesca a catturare.
Nei primi periodi in cattività accetta solo prede vive, che caccia all'agguato aspirandole nella bocca enorme, sfruttando il risucchio prodotto dall'apertura e attirandole con le appendici carnose che ornano la bocca.
Una volta acclimatate accettano anche cibo morto, da porgere con una pinza.
Importante è non offrire una dieta monotona, ma variare il più possibile.

RIPRODUZIONE
Sconosciuta in cattività e poco nota anche allo stato libero.
Le femmine depongono circa 15-25 uova sferiche di circa 3-3,5 cm.
Vengono deposte in buche nelle vicinanze delle rive, una sola volta all'anno.
La durata dell'incubazione dura dai 6 agli 8 mesi a temperature di circa 26-28 gradi, con un forte tasso di umidità.

NOTE
Una delle tartarughe acquatiche più ricercate e desiderate dagli appassionati, abbastanza costosa e riservata a coloro che possiedono già un minimo di esperienza.
Anche dal punto di vista alimentare può essere complicata, visto che alcuni esemplari accettano solo cibo vivo.
Soprattutto gli esemplari di grosse dimensioni possono infliggere potenti morsi, con il lungo collo pronto a scattare sulle mani dell'allevatore, decisamente una tartaruga da prendere con i guanti!!!

Autore: Luca Caroldi

Pubblicato in Tartarughe acquatiche

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