Testudo ibera
Testuggine greca o testuggine moresca
Specie Terrestri
Pallas 1814
CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = TESTUDINIDAE
Genere = TESTUDO
Specie = IBERA
STATUS GIURIDICO
Inclusa in App.II CITES, Allegato A
Sono state e sono tra le tartarughe più comuni in cattività in Italia per il forte commercio che è durato fino agli inizi degli anni 90 del secolo appena trascorso. Sono comunissime tra gli appassionati di ogni livello e di tutte le zone d'Italia per la prolificità e la facilità di adattamento sorprendenti.
DISTRIBUZIONE
E' la sola specie di "greca" che viva veramente in Grecia (nord est ), vive in Bulgaria, Georgia, medio oriente (le popolazioni di queste zone sono diverse della specie in oggetto ed è dubbio il loro stato tassonomico) e Turchia (molte popolazioni sono state classificate in nuove sottospecie).
La variabilità morfologica dei vari esemplari è immensa, forse è la più grande nel genere Testudo: esemplari enormi e scuri in Anatolia, animali piccoli e gialli in Palestina ed Israele, individui simili a quelli nordafricani in Turchia meridionale e Siria.
Molte volte dai vari collezionisti si notano delle mescolanze paurose di varie specie e sottospecie nei recinti un po' perché effettivamente non si conosce l'origine dei propri animali ed un po' per incuria, molti pensano che non vale la pena sforzarsi molto tanto " sono tutte Testudo greca".
Le peggiori cose accadono quando qualche "tartarugologo" pur non conoscendo la provenienza delle proprie bestie, attribuisce l'origine e la sottospecie basandosi con qualche fotografia o illustrazione di questo o quel libro (alcuni libri italiani poi sono copie di pubblicazioni straniere o traduzioni da vari siti web).
Mi duole dire che molti allevatori non riconoscono la T. graeca graeca dalle T. ibera (o meglio visto che lo status tassonomico di T. graeca graeca è ancora più ostico bisognerebbe dire che molti allevatori non riconoscono le T. graeca nordafricane dalle T. graeca europee.
Fino a quando non verranno effettuate delle analisi genetiche e delle mappature molecolari la questione tassonomica resterà sempre una materia senza basi solide, pronta ad essere rimaneggiata dal primo ricercatore in cerca di fama.
Molti passi avanti sono stati fatti, oggi si cominciano ad utilizzare tali strumenti sia per le piante coltivate o selvatiche che per gli animali domestici od in via di estinzione, tutto ciò metterà fine ai dubbi ed alle diatribe che aleggiano nel mondo dei tassonomisti sia a livello dilettantistico che a livello scientifico.
HABITAT
Gli ambienti frequentati dalla T. ibera sono i più svariati e vanno dagli altopiani ad oltre 1500 metri della Turchia e dell'Iran, alla Gariga e dune sabbiose della Grecia (Salonicco) fino al pre-deserto Israeliano e Palestinese.
E' una specie che ritroviamo convivere con Testudo boettgeri in Grecia, Turchia e Bulgaria, con Testudo horsfieldii nelle steppe del Kazakisthan e con Testudo kleinmanni in Israele.
Naturalmente alcune di queste popolazioni di T. ibera, con una attenta analisi, verranno passate in nuove specie o sottospecie.
E' un animale adattabilissimo e frugale proprio in virtù della sua plasticità e ciò ne fa la specie più facile da allevare per i principianti.
Un Habitat di base deve prevedere (specie in ambienti umidi) sempre una collinetta alta 40- 50 cm formata da sabbia o terreno che non trattenga acqua per consentire all'animale di scegliere una zona più asciutta in cui ci sia poca erba.
Si consideri che in Grecia e Turchia il terreno sul mare dove vivono le T. ibera è quasi privo d'erba ma è coperto con cisto, lentisco, ginepri, corbezzoli ed altre essenze, il che consente alle tartarughe di avere l'ombra ma non l'umidità eccessiva.
In Bulgaria la Testudo ibera si ritrova sempre nelle macchie esposte a sud e fa delle capatine nei campi coltivati per mangiare nei medicai e nei pascoli degli animali domestici.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
La Testudo ibera è la testuggine mediterranea più attiva essendo capace di prodezze strabilianti.
Può pattugliare indefessamente il recinto o giardino per cercare del cibo, una compagna o una via di fuga.
E' una delle poche specie terrestri mediterranee che sembra stabilire con più facilità un rapporto confidenziale con gli esseri umani arrivando a seguire le persone per richiedere cibo od in casi estremi a mordicchiarne i piedi (specie in piena estate), la T. graeca graeca è l'esatto contrario.
Sembra inoltre la specie con la più spiccata predilezione per le proteine o per cibi inusuali per una tartaruga (chiocciole, crocchette, larve ecc.), esibisce una vasto range di preferenze alimentari.
Nel periodo degli amori che cade da fine Marzo a metà Maggio alcuni maschi in fregola possono letteralmente trottare dietro una femmina ed arrivare a violenze efferate (morsi, colpi di guscio) per accoppiarsi con esse.
A mio parere sono tra le più "sveglie" di tutto il genere Testudo.
Per queste ragioni consiglio di tenere separati i sessi per non far stressare eccessivamente la femmina e di riunire le coppie qualche ora ogni 2-3 giorni per consentire il corteggiamento e la copula, resta implicito il divieto di alloggiare due maschi insieme perché, grazie alla loro spinta territorialità, prima se le darebbero di santa ragione (molto pericoloso) e poi si stabilirebbe un maschio dominante ed un perdente.
Quest'ultimo condurrà una vita d'inferno in quanto si alimenterà meno, verrà scacciato dagli angoli preferiti e, cosa più grave, perderà l'stinto di accoppiarsi completamente perché in natura l'accoppiamento spetta al vincitore della contesa.
Se si ha un maschio in queste deprecabili condizioni non resta che costruirgli un recinto tutto suo e mantenerlo isolato (i maschi di molte specie animali quando vengono isolati in un proprio territorio divengono dei maschi dominanti) per riguadagnarlo ad una vita riproduttiva.
Per le femmine non ci sono grossi problemi e possono essere mantenute in piccoli gruppi senza problemi, si noterà una certa aggressività e tentativi di accoppiamenti" con altre femmine quando è il momento di deporre le uova e l'animale cerca un posto tranquillo per scavare, tale bizzarro comportamento è provocato da montate
ormonali che tempestano il rettile.
In genere, una volta deposte le uova lo strano fenomeno sparisce.
CARATTERISTICHE FISICHE
Possiede le due solite verruche ai lati della base della coda, assenza di indurimento corneo sulla parte terminale della coda, il carapace non è mai molto alto ma è piuttosto appiattito (più piatto delle nordafricane) con colori quasi mai troppo netti e brillanti ma molto sfumati con tendenza a tonalità marroncine.
La testa è di colore bruno senza chiazze di altro colore, dall'aspetto "bulboso"o a pera (una nordafricana ha i profili del capo più netti e definiti).
IMPORTANTE:
1. - La prima placca vertebrale di una T. ibera ha dei contorni più diritti e ben angolati di una nordafricana che li ha smussati e tondeggianti;
2. - La sutura delle placche femorali ed addominali (sul piastrone) è quasi rettilinea in T. ibera mentre si estende anteriormente in T.graeca;
3. - Le dimensioni possono andare dai 18 cm ai 35 cm a seconda delle zone di provenienza e dall' alimentazione fornita;
4. - Non sono rari i casi di esemplari anziani completamente neri.
DIMORFISMO SESSUALE
I maschi sono più piccoli delle femmine e la loro coda risulta più lunga e grossa alla base. Ho visto dei maschi di T. ibera turchi grandi non più di 14 cm, neri e con carapace molto allungato.
In Grecia ho visto maschi tondeggianti grandi 2/3 rispetto alla femmina sia marrone chiaro che quasi neri, se non li avessi visti nello stesso posto avrei detto che appartenevano a due sottospecie diverse e distinte di Testudo graeca.
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
I migliori risultati si hanno in un giardino all'aperto tutto l'anno in quasi tutte le zone d'Italia ad esclusione di quelle di alta montagna o troppo umide.
E' bene avere un substrato variabile tra le zone sabbiose ed asciutte e quelle più argillose ed umide affinché l'animale si possa scegliere, a seconda del tempo e della stagione, ciò che più gli aggrada.
Non consiglio l'allevamento in terrario perché sono rettili molto attivi che soffrirebbero una reclusione prolungata e distruggerebbero il luogo di detenzione.
ALIMENTAZIONE
Sono animali erbivori ma molto opportunisti (almeno le mie), si lasciano tentare anche dagli escrementi di altri erbivori o addirittura del cane, impazziscono per la lattuga ma non dategliene molta perché ha un rapporto calcio/fosforo sfavorevole al primo.
Se sono in grado di pascolare in un prato lasciate fare alla natura e non avrete problemi se dovete fornire voi l'alimento evitate formaggio, pasta, carne, crocchette per cani, gatti, pesci ed anche le crocchette per testuggini terrestri che sono una vergognosa truffa, piuttosto fornite la cicoria selvatica, il tarassaco, il Sonchus sp., il
radicchio, la borragine, la cicoria catalogna, fiori di rosa, un po' di trifoglio o di erba medica, sulla, fiori di ibisco, pochissima rucola selvatica e pale di fico d'india sommariamente spinate (non preoccupatevi per le spine più piccole).
Mi rendo conto che queste erbe non sono facili per tutti da trovare e riconoscere. Se potete fornire una ciotola per bere sarebbe meglio!!
RIPRODUZIONE
I maschi non sono particolarmente violenti nei confronti delle femmine e degli altri maschi presenti.
Per la riproduzione è meglio allevare un solo maschio per due o tre femmine e se si hanno più maschi è bene separarli per evitare rivalità e successivi comportamenti di dominanza di un animale forte sugli altri più deboli.
Se fosse possibile separare i due sessi sarebbe meglio per due fondamentali motivi:
1. - maschi molto violenti e mordaci potrebbero seriamente ferire le pacifiche femmine;
2. - forte spinta riproduttiva causata dall'allontanamento del maschio;
Per una corretta riproduzione si cerchi sempre di accoppiare animali dello stesso paese di origine e nel caso di esemplari il cui pedigree è sconosciuto accoppiarle a quelle morfologicamente più prossime, se non ci fossero fenotipi simili scegliere il meno dissimile e tentare lo stesso sapendo che però la fertilità della nuova coppia scenderà parecchio.
LETARGO
Vanno fatte svernare in un posto asciutto e fresco tipo garage o cantina con una buona dose di foglie secche come substrato e delle scatole di legno robusto che le contengano.
Nel meridione della penisola lasciatele nei loro recinti e faranno tutto da sole! Attenzione alcuni soggetti (specie quelli della parte meridionale dell'areale di distribuzione) potrebbero, con i forti calori estivi, cercare di estivare interrandosi in un luogo fresco ed umido per qualche settimana. Sarebbe bene lasciarle in pace!!!!
NOTE
Cercate di non prendere esemplari prelevati in natura perché oltre ai danni che arrecate alla specie, sono stressati e soggetti alle malattie più disparate ed ai parassiti interni (Hexamita parva e vermi ).
Testudo graeca terrestris
Tartaruga greca dorata, Tartaruga della Mesopotamia
Specie Terrestri
Golden Greek Tortoise / Mesopotamian tortoise
Forskal 1775
CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = TESTUDINIDAE
Genere = TESTUDO
Specie = TESTUDO GRAECA
SottoSpecie = TERRESTRIS
STATUS GIURIDICO
La Testudo graeca terrestris è compresa e protetta dalla convenzione di Washington (CITES) in appendice 2, entrata in vigore il 5 marzo 1998, comprendente le specie di fauna rigorosamente protette.
DISTRIBUZIONE
Giordania, Siria, Israele, Turchia del sud, Libano, parte sud orientale del Sinai.
HABITAT
La T. g. terrestris frequenta zone costiere pianeggianti e collinari caratterizzate da un ambiente roccioso e semidesertico, con presenza di rovi e cespugli, tipico della zona mediterranea del Medio Oriente.
Vivono in un clima caldo e secco, con percentuali di umidità intorno al 30-50%.
Limitatamente alle diverse stagioni del proprio habitat e all'escursione termica giorno-notte le T. g. terrestris possono tollerare abbastanza bene il freddo, ma non un tasso elevato di umidità.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
In natura è attiva soprattutto durante i mesi di febbraio-marzo-aprile e di settembre-ottobre, nei mesi, cioè, in cui le temperature non sono né troppo elevate né troppo basse.
Gli inverni miti delle coste medio orientali ( dicembre e gennaio) le consentono di essere comunque attiva nelle ore centrali e più calde della giornata; mentre, nei mesi più caldi (giugno, luglio ed agosto) è attiva solo al mattino presto e a tarda sera, il resto della giornata lo trascorre insabbiandosi al riparo di qualche cespuglio.
E' una specie piuttosto timida e schiva, sempre alla ricerca di un riparo sotto il quale nascondersi.
CARATTERISTICHE FISICHE
E' una tartaruga di piccole dimensioni, la sua taglia da adulta è di circa 16 cm per i maschi e di 20 cm per le femmine. Il peso varia da 0,6 a 1,2 Kg.
Vi è la presenza, come in tutte le tartarughe Greche, dello scuto sopracaudale singolo, dei due speroni ai lati delle zampe posteriori, e dell'assenza dell'astuccio corneo all'estremità della coda (che caratterizza, invece, la specie T. hermanni).
Il carapace ha forma particolarmente bombata ed è privo del tipico ventaglio che contraddistingue le Greche.
La sua colorazione è giallo-dorata, spesso addirittura luminosa, quasi priva di qualsiasi marcatura scura.
Stessa cosa dicasi per la testa e per gli arti dove, in molti casi, la colorazione delle scaglie raggiunge tonalità color ambra.
Ciononostante si assiste alla presenza di un'ampia varietà di sfumature di colore del carapace a seconda della specifica zona di provenienza.
Si pensa che questi esemplari subiscano l'influenza dell'ambiente in cui vivono, anche in virtù di un più facile mimetismo.
Gli esemplari giordani sono più rosei, quasi rossastri, (come la sabbia del deserto in cui vivono), quelli siriani sono scuri, quasi neri (il terreno è in gran parte basaltico), quelli israeliani sono giallo-dorati (la sabbia della zona è decisamente giallo chiaro).
Sembra che questa varietà di colorazioni sia un qualcosa che va oltre la classica definizione di specie, è più un discorso di presenza o meno di melanina a seconda delle necessità, al fatto che in queste terre esistono molti ostacoli naturali che determinano l'isolamento di una popolazione da un'altra dando vita a leggere
differenze fisiche.
La piccola taglia permette una più veloce termoregolazione con l'ambiente circostante. Il colore chiaro permette di riflettere i raggi solari evitando il surriscaldamento. Anche gli esemplari scuri possono, almeno in parte, riflettere i raggi del sole grazie alla particolare brillantezza del carapace che funziona quasi come uno specchio.
Sono stati trovati esemplari con caratteristiche fisiche molto simili alle terrestris anche in Tunisia, Marocco, e Spagna. Si tratta, comunque, sempre di zone particolarmente calde e secche. Anche gli esemplari del sud della Turchia rientrano (per il momento) nelle terrestris a causa della loro piccola taglia e della loro colorazione gialla. Tuttavia va sottolineato che le caratteristiche strutturali di questi esemplari sono del tutto simili alla Testudo graeca ibera del nord della Turchia. In ogni caso sembrerebbe che non appartengano alla tipica definizione di Testudo graeca terrestris conosciuta.
Le varietà di colorazioni e di strutture pongono le basi per ricercare e stabilire l'esistenza di nuove sottospecie non ancora identificate e sempre sotto studio.
DIMORFISMO SESSUALE
Maschi di taglia più piccola delle femmine. Femmine con piastrone piatto, maschio concavo. Scuti anali che, nel maschio, sono più allungati e stretti, e formano un angolo molto più ampio che non nella femmina. Coda più grande e lunga nel maschio.
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Specie non adatta per allevatori o amanti inesperti.
Tartaruga sensibile alle forti variazioni di temperatura presenti alle latitudini europee. Tollera brevi variazioni del tasso di umidità (30-50 %). E' molto delicata per quanto riguarda le malattie, soprattutto quando si tratta di animali giovani.
E' consigliato un recinto ben esposto al sole nella stagione estiva, con una zona d'ombra e una ciotola d'acqua.
Nel periodo invernale è necessario approntare un terrario riscaldato con temperature da 30 a 32° C di giorno ed intorno ai 18-20° C di notte. Le dimensioni minime devono essere di 60 X 90 cm di superficie per esemplari baby e di 120 X 60 cm per esemplari adulti di almeno 15 cm di lunghezza.
E' specie che non va in letargo ed è quindi necessario rifornire il terrario di illuminazione che dia raggi UVA e UVB onde poter permettere la sintetizzazione della vitamina D3 che è alla base della sopravvivenza di questi rettili.
Il terrario deve poter disporre anche di una zona a temperatura più bassa e di un rifugio buio, oltre alla ciotola d'acqua nella quale deve potersi immergere senza correre il rischio di affogare. In questo modo gli esemplari possono autotermoregolarsi.
E' consigliato fornire del carbonato di calcio sottoforma di polvere sopra gli alimenti, oppure sottoforma di pezzi di ossi di seppia o di gusci d'uova che verranno rosicchiati.
ALIMENTAZIONE
La terrestris è una specie erbivora.
In natura si ciba di quelle poche erbe e piante tipiche della costa del Mediterraneo, erbe robuste che sopravvivono al duro clima semidesertico.
Si disseta, invece, sfruttando la poca umidità dell'aria e quella derivante dall'escursione termica giorno-notte. Le piogge nelle zone interessate sono poche, ma la terrestris riesce, comunque, a sfruttarle al meglio.
In cattività, data l'elevata disponibilità di cibo, è bene somministrare svariati tipi di lattughe, tarassaco comune, trifoglio, cicoria, malva. Si ciba anche di frutta ma è bene fornirne solo in una percentuale minima (10 % circa), dato l'elevato grado nutrizionale che potrebbe danneggiare il metabolismo delicato della specie.
E' comunque necessario mettere a disposizione sempre dell'acqua.
RIPRODUZIONE
Durante il periodo dell'accoppiamento il maschio diviene più aggressivo, rincorrendo ed urtando violentemente il carapace della femmina, riservandole anche morsi a testa e zampe. Quando la femmina si ferma avviene l'accoppiamento.
I periodi preferiti sono quelli che vanno da aprile a giugno.
La femmina depone fino a tre covate annue da 5 a 10 uova l'una. Dopo un periodo che può variare da 75 a 90 giorni circa di incubazione vi è la nascita dei piccoli che pesano dagli 8 ai 15 g.
NOTE
Può essere facilmente confusa con la T. gr. floweri, proveniente dalla zona dell'Israele del sud ma è inappropriato identificarle come medesima sottospecie della T.graeca. In genere le floweri sono più piccole, con carapace più piatto, ossia meno a cupola, e presentano delle nitide marcature nere al centro di ogni scuto. La terrestris è, invece, molto più uniformemente chiara.
Alcuni la confondono anche con la T. gr. kleinmanni egiziana che si differenzia però dall'avere i bordi di ogni scuto marcatamente segnati di nero, il resto è anche qui tipicamente giallo.
Testuggine greca armeniaca
Specie Terrestri
Armenian tortoise
Chkhikvadze & Bakradze, 1991
CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = TESTUDINIDAE
Genere = TESTUDO
Specie = TESTUDO GRAECA
SottoSpecie = TESTUDO GRAECA ARMENIACA
STATUS GIURIDICO
E' compresa nella Convenzione di Washington (CITES) in Appendice 2.
DISTRIBUZIONE
E' presente in un areale geografico tra Iran, Afghanistan e Turkmenistan che divide con Testudo greca ibera e con Testudo horsfieldi.
Si stima che l'abbondanza della specie in natura sia tra 0,2 ed 1 esemplare per chilometro quadrato.
Attualmente le aree naturalmente abitate da T. g. armeniaca si stanno riducendo sia in conseguenza dell'utilizzo del territorio da parte dell'uomo che per il prelievo a fini commerciali.
HABITAT
Il suo habitat tipico è nelle steppe aride, in pendici montane ricoperte da arbusti, in basse foreste ed anche campi coltivati e frutteti.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Durante la primavera l'attività giornaliera inizia generalmente alle 8,30-9,30, quando le testuggini emergono dai loro rifugi notturni. A seconda delle condizioni meteorologiche, trascorrono una o più ore riscaldandosi al sole, a volte appoggiandosi ad una roccia per sfruttare la migliore angolazione con i raggi solari; le zampe posteriori e la testa sono tipicamente estese completamente per aumentare l'area di esposizione al sole.
Molte testuggini durante questa attività non si allontanano più di qualche metro dal loro rifugio notturno.
Alle 10-10,30 le testuggini cominciano ad alimentarsi, attività che si protrae in modo discontinuo fino alle 19.
Nel pieno dell'estate, l'attività pomeridiana è molto ridotta. Alle 20 circa le testuggini cominciano a rientrare nelle tane ma nelle giornate più fresche la loro attività termina molto prima. La stessa tana non viene necessariamente utilizzata ogni notte dallo stesso individuo, le testuggini possono utilizzare qualsiasi rifugio esistente vicino alle zone di pascolo o se ne possono creare uno nuovo. Il letargo, a seconda delle condizioni climatiche, inizia ad Ottobre o Novembre, le testuggini si ibernano in buche tra le rocce o tra delle radici, utilizzando a volte lo stesso rifugio utilizzato durante l'estate.
CARATTERISTICHE FISICHE
Sottospecie piuttosto rara di Testudo graeca, si distingue principalmente dal colore grigio-verde oliva del carapace, simile a quello di Testudo horsfieldi; il carapace presenta generalmente una marcata convessità.
Le dimensioni medie sono 20-23 cm per le femmine e 18-20 cm per i maschi.
DIMORFISMO SESSUALE
Come in Testudo greca sp. I maschi raggiungono dimensioni minori rispetto alle femmine, hanno il piastrone più concavo e la coda è più lunga.
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
E' allevata in cattività in molti zoo e parchi oltre che presso allevatori privati, in particolare è presente nell'area protetta di Khosrov (Armenia).
ALIMENTAZIONE
Come per Testudo greca sp., necessita di una dieta ricca di fibre e calcio e povera di proteine per mantenere una corretta funzionalità digestiva ed una crescita equilibrata. Come per altre Testudo l'alimentazione con cibo per cani o gatti può portare alla morte per disfunzioni renali o digestive. La frutta deve essere fornita raramente perché contiene uno scarso livello di fibre ed è troppo ricca di zuccheri ed inoltre può causare diarrea.
RIPRODUZIONE
L'accoppiamento avviene tra Aprile e Maggio e , a partire da luglio, si hanno fino a 3 deposizioni con 2-8 uova ciascuna; mediamente ogni femmina depone 16-20 uova per estate.
Le nascite avvengono 2-3 mesi dalla deposizione, l'età riproduttiva verrà raggiunta dopo 11-13 anni dalla nascita.
I principali pericoli per le giovani tartarughe sono costituiti dagli uccelli predatori e dagli animali carnivori terrestri; non sono presenti competitori naturali o malattie epidermiche.
Stigmochelys pardalis
Tartaruga leopardo africana
Specie Terrestre
African Leopard Tortoise / Pantherschildkroten
Bell 1828
CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = TESTUDINIDAE
Genere = STIGMOCHELYS
Specie = STIGMOCHELYS PARDALIS
STATUS GIURIDICO
E' compresa nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice 2
DISTRIBUZIONE
Parlando delle zone di distribuzione di questa specie, procederemo con l’indicare i territori occupati da entrambe le sottospecie:
Stigmochelys pardalis babcocki occupa buona parte dell’Africa centro-orientale e meridionale, possiamo trovarla in Sudan ed in Etiopia, scendendo sino al Kenya, Tanzania, Zambia, Namibia, Angola, Mozambico, Zimbabwe, Uganda, Malawi, Angola, Botswana, Swatziland, Namibia e Stato del Sud Africa.
Stigmochelys pardalis pardalis occupa invece esclusivamente le aree sia desertiche sia di savana del Sud Africa e del sud della Namibia.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Stigmochelys pardalis è una tartaruga che si adatta piuttosto bene alla vita in cattività, grazie alla sua indole tranquilla che le permette si sopportare bene la presenza di suoi conspecifici.
Durante il periodo degli amori può capitare che tra maschi si generino delle schermaglie, ma anche queste di modesta entità.
Il suo carattere tranquillo ma curioso le permette anche di avere una certa interazione con chi l’alleva, non è raro che la tartaruga vada incontro all’allevatore per ricevere qualche carezza sul collo e sotto la gola o più probabilmente per cercare di ricevere del cibo.
DIMORFISMO SESSUALE
In questa specie il dimorfismo sessuale inizia ad essere evidente da quando l’esemplare raggiunge i 20-22 cm di carapace, prima del raggiungimento di questa taglia è possibile che un maschio immaturo possa essere scambiato per una femmina.
Le principali differenze per il riconoscimento dei sessi sono le seguenti:
Il maschio presenta una coda più lunga e appuntita rispetto alla femmina, la cui coda è decisamente corta, con una base larga e tozza.
Il piastrone del maschio presenta la tipica forma concava per agevolare la monta della femmina, che invece presenta un piastrone piatto.
I maschi presentano un carapace piuttosto allungato, mentre nelle femmine è più largo.
Gli scuti anali del maschio disegnano la forma di una “V” molto larga, mentre gli scuti anali della femmina sono a forma di “U” anch’essa molto larga.
Lo scuto sopracaudale dei maschi è molto arcuato e scende molto in basso, probabilmente a protezione del pene, mentre, nelle femmine, tale scuto è meno arcuato e non scende verso il basso come quello del maschio, con la finalità di agevolare la copula e la deposizione delle uova.
Pyxis arachnoides arachnoides
Testuggine Aracnoide Comune
Specie Terrestri
Pyxis arachnoides / Spider Tortoise / Spinnesklidkrote
Ordine Testudines
Sottordine Cryptodire
Famiglia Testudinidae
Genere Pyxis
Specie Pyxis arachnoides
Sottospecie Pyxis arachnoides arachnoides
Status Giuridico: E' compresa nella convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice I e in Allegato A del reg CE 338/97
DISTRIBUZIONE
Area costale del sud ovest del Madagascr,da 9 a 50km dalla costa
HABITAT
Foresta tropicale decidua,terreni estremamente aridi. Clima impervio,con variazioni da 0° a 50° nel corso dell'anno.Terreno molto secco e umidità notturna elevata.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
E' una tartaruga poco diffusa in cattività a causa del costo elevato e del fatto che ne sono stati importati inizialmente pochi esemplari che mal si adattavano alla vita in cattività.
Mostra un carattere molto tranquillo e schivo e nessuna aggressività verso i conspecifici. In natura è attiva durante la stagione umida ed osserva un lungo periodo di latenza in quella secca durante la quale rimane interrata nella sabbia o nascosta sotto le foglie secche. A discapito di quello che comunemente si legge, è una specie piuttosto resistente e che in natura sopporta escursioni termiche che vanno da 0° a 50°, sebbene molto gradualmente. E'stata anche osservata estivare quando le temperature rimangono costantemente sopra i 45-47°.
CARATTERISTICHE FISICHE
Pyxis sp è tra le più piccole tartarughe terrestri, insieme al genere Homopus,Psammobates ed alla piccola Testudo Kleinmanni. Raggiunge la dimensione massima di 15cm e le femmine sono in genere più grandi dei maschi. La misura media per entrambe i sessi è di 12-14cm per un peso di circa 4-600gr.
Il carpace è piuttosto arrotondato soprattutto negli individui giovani, presenta una colorazione di fondo nera o marrone scuro e gli scuti centrali e laterali presentano un disegno stellato,giallo al centro e dal quale si estendono strie radiali. Il lobo anteriore del piastrone è mobile. Esistono diverse colorazione indipendenti dalla sottospecie.
Il colore del piastrone varia invece secondo la sottospecie.
La testa è nera o marrone scuro con macchie gialle più o meno dense."PYXIS" significa "scatola"in greco ed in particolare era una piccola scatola nella quale gli antichi Greci tenevano le medicine.
In Pyxis arachnoides arachnoides il piastrone è completamente giallo e il lobo anteriore si chiude completamente.
DIMORFISMO SESSUALE
La coda nei maschi è più lunga e molto più spessa.I maschi hanno una forma ellittica con il piastrone concavo nella zona degli scuti addominali .Le femmine sono completamente piatte ed hanno una forma ovoidale,con la parte posteriore del corpo decisamente più larga di quella anteriore.La distanza dell'apertura cloacale dagli scuti anali è maggiore nei maschi.
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Il periodo di attività in cattività inizia a fine aprile-inizio maggio e termina a novembre. Da dicembre a fine aprile gli animali rimarranno completamente inattivi senza nè cibo né acqua. E' bene monitorare costantemente questa lungo periodo di latenza,pesando periodicamente gli esemplari.
TERRARIO
Non necessita di ampi spazi e si può mantenere una coppia od un trio tranquillamente in 120x80cm. Se si persegue l'obiettivo della riproduzione, sarebbe opportuno tenere i maschi separati dalle femmine, sebbene siano riportate testimonianze di successo anche mantenendo insieme i due sessi. L'altezza del ternario dipende dalle condizioni climatiche del locale in cui è ospitato.Un terrario chiuso è più funzionale perché permette di manipolare meglio la temperatura.
Substrato: è necessario che sia di tipo secco e che abbia la capacità di seccarsi velocemente. A tale scopo la scelta di molti allevatori ricade sulla sabbia a grana media o mista. Generalmente 3-4cm di substrato sono sufficienti. Se c'è una femmina in procinto di deporre, è bene che in un angolo la profondità del substrato sia di circa 10cm da tenere piuttosto umido ed è consigliabile creare una minima barriera visiva per permettere alle femmine di deporre in tranquillità.A tale scopo una pianta finta è l'ideale.
UMIDITA'
in natura nella stagione umida si ha un livello di umidità dell'aria notturno che arriva al 80% mentre in quella secca rimane intorno al 70%. Il livello di umidità riguarda soltanto l'aria, mentre il suolo rimane molto secco. Di giorno l'umidità non supera il 30%
Manipolare il livello di umidità si è rivelato un aspetto chiave per la riproduzione in cattività e la buona salute degli animali. E' bene che da Ottobre ad Aprile i livelli non siano mai superiori al 50-55% notturni:in questo periodo non bisogna assolutamente mai nebulizzare il terrario. Da aprile si inzia a nebulizzare il ternario prima due volte a settimana e potremo notare un lento risveglio; poi si passa a giorni alterni fino a raggiungere un'umidità notturna prossima all'80%. Da maggio inizierà il periodo di attività e dopo poche settimane si inizieranno ad osservare i primi corteggiamenti e tentativi di accoppiamento dei maschi. La temperatura notturna costantemente elevata è una chiave determinante per il risveglio degli esemplari in letargo.
TEMPERATURA
Deve essere raggiunto un picco di 45-46° sotto lo spot e di poco più che 30° nel lato più fresco. Di notte le temperature saranno di poco sotto i 30°. Nella simulazione della stagione secca si scenderà gradualmente fino ad arrivare ad un minimo medio di 22° di giorno e 13° di notte. Successivamente verranno rialzate le temperature. A tale scopo è consigliabile dotare il terrario di pannelli frontali removibili e di almeno tre o quattro attacchi per spot/lampade ai quali andranno attaccati faretti spot in numero e potenza differenti, secondo necessità.
LUCE
si utilizzi un tubo neon che emetta UVB al 7%, lungo abbastanza da coprire i 4/5 del terrario. Nel periodo di temperature massime estive si può aggiungere una lampada Hql o altra lampada emittente luce fredda per aumentare il livello e la qualità dell'illuminazione globale.6500k sono una quantità ottima per simulare un picco annuale. Sono ottime anche le lampade di moderna concezione ai ioduri metallici,grazie alle quali con un'unica lampada si ottiene un'alta qualità di luce,calore ed alta emissione di radiazioni UVb.
ALIMENTAZIONE
Nella prima settimana dopo il risveglio si fornirà solo fieno secco per poi passare ad alimentare normalmente gli animali. Da maggio a settembre andrà fornito cibo quotidianamente,per poi ridurre la frequenza fino ad arrivare a non fornire cibo da dicembre a metà aprile. Pyxis arachnoides è vegetariana e andranno fornite tutte le verdure a foglia comunemente utilizzate per tartarughe erbivore:tarassaco, trifoglio,cicoria selvatica, radicchio, indivia, valeriana,cicoria romana,fiori e foglie di ibiscus,cactacee. Oltre alle verdure a foglia è importante aggiungere giornalmente alla dieta zucchine,cetrioli,melanzane,zucca,rape,carote e peperoni(pochi e senza buccia),tutte tagliate in pezzetti piccoli di circa 5mm o alla julienne e mescolate con le verdure a foglia. Due volte a settimana si aggiungeranno frutti come mela,pera,melone,anguria sempre tagliati in pezzetti molto piccoli e miscelati al resto. E' bene,soprattutto in soggetti in accrescimento,integrare la dieta con calcio carbonato almeno due volte a settimana e,nel caso in cui ci si accorga che la frutta fornita venga rifiutata,anche un integratore multivitaminico per testuggini.
Da maggio a settembre si fornirà acqua in abbondanza una o due volte a settimana. Ad ottobre si ridurrà a due volte al mese,mentre a novembre non si fornirà più acqua tranne alle femmine tardive che hanno appena deposto o stano per deporre. Da dicembre ad aprile non verrà invece mai fornita acqua.
RIPRODUZIONE
Il corteggiamento e gli accoppiamenti iniziano circa un mese dopo il risveglio.
Durante il corteggiamento i maschi non risultano mai aggressivi né tra loro né verso le femmine;raramente sono osservati morsi alle zampe delle femmine per obbligarle a fermarsi e costringerle all'accoppiamento. Le femmine non disponibili si muoveranno in circolo su se stesse cercando di portare la loro testa verso quella del maschio. Il maschio non si mostra mai eccessivamente insistente passando ad un'altra femmina se disponibile o abbandonando momentaneamente il tentativo di accoppiamento per dedicarsi ad altre "attività"
A fine Luglio la stagione degli amori termina e le femmine rifiutano costantemente i maschi che al contempo mostrano meno interesse. Alla fine di agosto le femmine iniziano a deporre.
Le deposizioni possono essere fino a quattro in un anno,ma verrà deposto solo un uovo ogni volta.
L'uovo misura dai 27 ai 41mm.
Anche per le uova è bene osservare un ciclo annuale umido-secco come per gli animali in terrario,ma con temperature che variano dai 15° minimi ai 35° massimi nei rispettivi periodi.
Le uova,incubate in questo modo,schiudono dopo 300-380 giorni.
NOTE:
In natura è una tartaruga in grave pericolo di estinzione a causa della distruzione dell'habitat ed a causa della scarsa prolificità degli animali. E' considerata CRITICALLY ENDANGERED nella lista rossa IUCN- Negli ultimi anni è stata inserita per questo motivo nell'allegato A del regolamento CE e in appendice I su richiesta del ministero dell'ambiente del Madagascar.Per questo motivo è una specie consigliata ad allevatori con una certa esperienza,vista l'importanza di riprodurre questa specie che purtroppo molto presto troverà nella terrariofilia l'unica salvezza.
Da metà anni 90 è stata riprodotta con sucsuccesso da diversi allevatori europei ad americani.
Manouria impressa
Specie Terrestri
Impressed Tortoise
Inizialmente denominata Geoemyda da Gunter 1882
CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = TESTUDINIDAE
Genere = GEOCHELONE
Specie = IMPRESSA
STATUS GIURIDICO
E' compresa nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice 2
DISTRIBUZIONE
Vive nelle foreste in zone montagnose della Tailandia, Birmania, Vietnam e penisola della Malesia.
HABITAT
Nel suo habitat che è normalmente umido, cerca le zone più asciutte e lontane da fiumi e laghi, ma si adatta bene anche al periodo delle piogge che crea umidità altissime.
Le temperature medie del suo habitat, sono di 35-36° C con minime di 14-15° C.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Durante la stagione delle piogge, vaga cercare un compagno/a.
CARATTERISTICHE FISICHE
Di dimensioni molto più ridotte rispetto le "cugine Emys" , non supera i 28-30 cm di lunghezza.
E' molto più appiattita della Manouria Emys con le scaglie del carapace tipicamente appiattite o concave, però il carapace è meno concavo; le scaglie marginali sono molto seghettate ed appuntite.
Il carapace è di colore tendente all'arancio, con macchie più scure ai bordi delle scaglie.
La pelle e le zampe sono molto scure, mentre la testa è più chiaro/pallida.
Il piastrone è giallo chiaro con le parti più esterne di ogni scaglia più scure, che però tendono a sbiadirsi e diventare grigiastre negli adulti.
DIMORFISMO SESSUALE
I maschi si distinguono dalla scaglia sopracaudale più lunga, dal colore più scuro e brillante e dalla coda più lunga.
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
L'allevamento in cattività è stato tentato molte volte ma sempre con pessimi risultati, infatti è considerata una specie molto poco adattabile alla cattività.
Negli Stati Uniti, si sono ripetute importazioni che però hanno dato scarsissimi risultati; quasi tutti gli esemplari sono deceduti, e gli unici sopravissuti sono dei piccoli nati "miracolosamente" cui poi le madri sono successivamente decedute.
ALIMENTAZIONE
La sua alimentazione è prevalentemente data da piante, erba e germogli di bambù.
NOTE
E' considerata una delle specie più a rischio di estinzione, nonostante nelle sue zone di distribuzione sia protetta.
Purtroppo sono stati segnalati numerosi esemplari nei mercatini delle città di origine.
Manouria emys
Testuggine bruna birmana
Specie Terrestri
Asian brown tortoise / Braune landschildkrote
Schlegel & Miller 1844
CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = TESTUDINIDAE
Genere = MANOURIA
Specie = MANOURIA EMYS
STATUS GIURIDICO
Inclusa in App.II CITES
DISTRIBUZIONE
Vive nelle boscaglie di vari stati asiatici, Birmania, Sumatra, Borneo, Thailandia, Vietnam, Laos e in alcune zone della Cina meridionale e India.
HABITAT
Frequenta soprattutto le zone umide di boscaglia, soprattutto sulle colline o in montagna, spesso molto ombreggiate, portandosi in zone soleggiate solo per riscaldarsi.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
E' maggiormente attiva di primo mattino e di sera, se le giornate non sono troppo calde è attiva anche nelle ore centrali del giorno.
Il massimo della loro attività è raggiunto in giornate piovose o subito dopo.
Nelle giornate più calde rimane all'ombra di alberi o cespugli, spesso anche adagiata in pozzanghere fangose.
CARATTERISTICHE FISICHE
Si tratta di una delle specie dall'aspetto più primitivo. Il carapace si presenta molto appiattito e liscio, con una leggera dentellatura nel margine posteriore.
Sono chiamate localmente anche "testuggine dalle sei zampe", per via degli speroni molto accentuati presenti sulle cosce posteriori.
Soprattutto nei maschi, gli scuti gulari sono sporgenti e proiettati in avanti.
Sono conosciute due sottospecie.
Manouria emys phayrei , diffusa in India, Birmania e Thailandia (in rosso nella cartina) con una colorazione del carapace più scura, tendente al nero.
Gli scuti pettorali si estendono sino ad incontrarsi nella parte centrale del piastrone.
Manouria emys emys, diffusa in Malesia, Borneo, nella parte insulare della Thailandia (in verde nella cartina).
Il carapace e' solitamente marrone, gli apici degli scuti pettorali arrivano a metà piastrone, senza toccarsi e gli scuti marginali
Specie di grandi dimensioni, raggiungono i 60 cm nella sottospecie Manouria emys phayrei, poco più di 40 cm nella sottospecie M.e. emys.
Negli esemplari più grandi il peso può raggiungere i 30 Kg.
DIMORFISMO SESSUALE
Non molto evidente.
Le femmine comunque raggiungono una taglia maggiore.
La coda del maschio è più lunga e i margini posteriori del carapace e del piastrone sono più distanziati nelle femmine.
Il "rostro" nella parte anteriore del piastrone sporge maggiormente nei maschi.
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Sconsigliato ai neofiti.
Il terrario dovrebbe essere di grandi dimensioni, almeno 200x150 cm per una coppia adulta.
Questa specie richiede un alta umidità ambientale, almeno del 70-80%, al contempo sono estremamente dannosi i ristagni d'aria.
Queste due caratteristiche sono difficili da riproporre in terrario.
Il materiale di fondo dovrebbe essere composto da un misto di corteccia, fieno e foglie, ma questo complica le operazioni di pulizia e favorisce, in un ambiente umido, il proliferare di muffe e funghi.
Dovrebbe essere presente un bassa e ampia bacinella con acqua pulita e fresca.
L'illuminazione dovrebbe essere attenuata, vista l'abitudine di frequentare boschi e zone cespugliose di questa specie.
Si consiglia l'utilizzo di un neon UV per rettili di non elevata potenza.
La temperatura deve essere di 27-29 gradi nella zona calda, ottenibile con una lampadina ad incandescenza, meglio se a infrarossi.
Nel resto del terrario la temperatura deve essere di 23-25 gradi.
Le temperature notturne possono scendere anche sino a 17-18 gradi.
Più agevole la sistemazione all'aperto nei mesi estivi, in un ampio recinto con fondo ricco di foglie e fieno, con erbe selvatiche da lasciare incolte e cespugli frondosi per offrire riparo dal sole.
E' utile fornire anche un riparo per la notte, con una casetta in legno o altro materiale.
Anche in questo caso non deve mancare un ampio recipiente per l'acqua.
ALIMENTAZIONE
Principalmente erbivora.
In cattività si dovrà basare la dieta su erbe selvatiche, cicorie e radicchi, cime di rapa e anche fieno e erba se accettate.
Si possono offrire anche foglie e fiori di Ibisco e di rosa.
La frutta va offerta solo di rado.
Carne e altri alimenti di origine animale vanno evitati.
Importante è l'aggiunta di calcio e vitamine per rettili vegetariani, almeno 4-5 volte al mese.
RIPRODUZIONE
Il comportamento riproduttivo è decisamente singolare, non tanto per il corteggiamento da parte del maschio, composto dal solito copione di inseguimenti, colpi con la corazza e morsi per costringere la femmina all'accoppiamento, quanto per il comportamento della femmina una volta pronta per la deposizione.
Il maschio comunque, prima di avvicinarsi alla femmina, compie dei caratteristici movimenti con la testa, estendendo il collo al massimo e compiendo dei movimenti circolari o a scatti, orizzontali e verticali.
La femmina, invece di scavare una buca, deporre le uova e ricoprirle abbandonando le uova al loro destino, costruisce un nido formando una collinetta di foglie, fieno, ramoscelli e con tutto il materiale organico a sua disposizione.
Dopo aver ultimato la collinetta, sale all'apice e con le zampe anteriori e la testa crea una nicchia in cui deporrà le uova.
Le uova sono numerose, possono essere anche una cinquantina in un'unica deposizione, anche se la media e' di 20-30 uova.
Una volta deposte, e ricoperte, la femmina rimane di guardia al nido per parecchi giorni, sino a 15-20 giorni.
Durante questo periodo, oltre che a ricostituire il nido rimettendo a posto foglie ed erbe eventualmente scivolate, la femmina si accerta che nessun predatore possa mettere in pericolo le uova, difendendolo da altri rettili, comprese altre tartarughe o mammiferi, con sorprendente decisione.
Questo comportamento, unico tra le testuggini, ricorda molto quello delle femmine di coccodrilli e alligatori.
Sembra che la femmina abbandoni il nido solo quando le erbe e le foglie che lo compongono, marcendo, nascondano l'odore delle uova.
L'incubazione delle uova dura da 60 a 90 giorni, a temperature variabili da 26 a 29 gradi.
I piccoli neonati vanno curati alle stesse modalità degli adulti, con maggiore riguardo alle temperature, alle correnti d'aria e all'alimentazione.
NOTE
E' una specie abbastanza rara sul mercato, da riservare ai più esperti viste le condizioni richieste a riguardo dell'umidità, della ventilazione e delle dimensioni raggiunte.
Anche questa specie in seria diminuzione negli habitat originari, principalmente a causa della cattura ad uso alimentare.
Altri fattori sono il disboscamento e la cattura per il mercato, spesso illegale, degli animali.
Malacochersus tornieri
Tartaruga frittella africana
Specie Terrestri
Pankake Tortoise /Soft shelled Tortoise/ Spaltenschildkrote
Siebenrock 1903
CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = TESTUDINIDAE
Genere = MALACOCHERSUS
Specie = TORNIERI
STATUS GIURIDICO
E' compresa nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice II, attualmente, su richiesta del Kenya, si sta valutando il passaggio in App. I.
DISTRIBUZIONE
Steppe africane e altopiani di Kenya e Tanzania, soprattutto nei parchi Tsavo, Amboseli e Masai Mara.
HABITAT
Malacochersus Tornieri e' presente soprattutto sugli altopiani rocciosi e ricchi di fessure in cui rintanarsi, anche a quote superiori a 1000 metri di altitudine.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
E' una delle testuggini più particolari sia per conformazione strutturale sia per carattere.
Vive spesso in piccoli gruppi, in cui un maschio dominante prevale sia sugli altri maschi sia sulle femmine.
Generalmente non ci sono problemi di convivenza tra conspecifici, solo il maschio dominante talvolta dimostra aggressività per ribadire il proprio dominio sugli altri individui.
Le scaramucce comunque solitamente non sono cruente, in quanto gli altri esemplari riconoscono immediatamente il ruolo al maschio dominante.
Inoltre si tratta di una testuggine molto agile e veloce, abilissima nell'arrampicarsi su superfici quasi verticali. Quando e' impaurita anziché chiudersi nella corazza fugge molto velocemente verso qualche fessura tra le rocce, ove, gonfiando d'aria i polmoni, aumenta il proprio volume divenendo quasi impossibile da estrarre.
CARATTERISTICHE FISICHE
Le dimensioni sono medio piccole, solitamente 17 cm per le femmine, 14-15 cm per i maschi.
La colorazione è marrone scuro-nero con un areola centrale in ogni scudo gialla-marroncina, da ogni areola partono alcuni raggi sfumati sempre giallo-marroncino.
Il carapace, a differenza delle altre testuggini, e' fortemente appiattito.
Inoltre anziché essere rigido e' molte soffice e flessibile, da cui il nome "Frittella".
Anche il ponte tra carapace e piastrone e' molto ridotto per favorire l'agilità.
DIMORFISMO SESSUALE
Il carapace dei maschi e' più largo, quasi rettangolare, le femmine sono leggermente più strette ed ovali.
La coda del maschio e' piu' lunga ed ha la base piu' larga rispetto alle femmine.
L'angolo delle placche anali del piastrone nel maschio formano un angolo più aperto, superiore a 90°, nelle femmine l'angolo e' quasi retto a 90° e gli angoli delle placche più allungati.
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Nonostante non sia una specie molto difficile, l'allevamento è riservato a chi ha un minimo di esperienza con specie esotiche, se non altro per la rarità con cui si trova sul mercato.
Consigliabile l'allevamento di un gruppo per favorire la formazione di un nucleo riproduttivo.
Un gruppo può essere formato da 2 maschi e 3-4 femmine.
In questo modo si formerà una gerarchia in cui solo il maschio dominante si accoppierà con le femmine.
Inoltre la presenza di 2 maschi sarà di stimolo per il maschio dominante per la riproduzione.
Terrario di tipo caldo secco, le misure minime sono 120x 80 cm. Consigliabile una buona altezza viste le abitudini delle Testuggini "Frittella".
Fondo con materiale che non trattenga l'umidità, che non deve superare il 60-70%. Si può utilizzare sabbia mista a fieno secco, in questo caso il cibo va messo in una ciotola per evitare l'ingestione di sabbia.
Illuminazione alta, costituita da uno o più neon o lampade a buona emissione di raggi UV.
Il riscaldamento sarà affidato ad una lampada spot che assicuri un punto con una temperatura a 32-33 gradi.
Nel resto dell' terrario la temperatura deve essere di 24-26 gradi. Giova alla salute di queste testuggini un abbassamento graduale della temperatura notturna sino a 18-20 gradi.
La bacinella contenente l'acqua si può mettere nel terrario una volta alla settimana, per consentire magari agli esemplari di bagnarsi e di favorire le proprie attività metaboliche.
Inoltre sarà gradito dagli esemplari allevati avere a disposizione una catasta formata da pietre piatte o lastre rocciose, per poter nascondersi tra le fessure e poterci salire per riscaldarsi.
Si può allevare all'aperto durante i mesi estivi, ponendo attenzione alle giornate piovose.
ALIMENTAZIONE
Le abitudini alimentari sono quasi esclusivamente di tipo vegetale. Si possono fornire vegetali a foglia come lattuga, radicchi, sia verdi che rossi, cicorie, tarassaco, trifoglio e altre erbe selvatiche, foglie di ibisco.
Saltuariamente si potranno fornire anche fiori di Ibisco, petali di rosa, e qualche frutto come mele, pere, melone.
E' opportuna un integrazione del cibo con calcio, una volta ogni 7-10 giorni.
RIPRODUZIONE
Il corteggiamento prevede che il maschio dominante, dopo aver sottomesso gli altri maschi presenti, costringa le femmine con morsi alla disponibilità.
Da notare che in presenza del maschio dominante nessun altro dei maschi presenti cercherà di accoppiarsi con le femmine.
La femmina depone un solo uovo, molto raramente 2, di forma molto allungata.
La femmina in un anno può deporre 3-4 volte.
L'incubazione e' lunga, a 30 gradi dura 4-5 mesi, in alcuni casi anche 8 mesi.
NOTE
Si tratta di una testuggine decisamente agile e veloce, sia nelle fughe che nell'arrampicarsi.
Pertanto sia in terrario, sia soprattutto all'aperto, va posta la massima attenzione nella realizzazione dei bordi del recinto.
Per evitare la fuga si può realizzare il recinto in materiale liscio, come plexiglass oscurato e alto almeno mezzo metro.
Se si utilizza una rete metallica e' obbligatoria la chiusura superiore visto che si arrampicherebbero con facilita' tra le maglie della recinzione.
E' comunque da preferire la chiusura superiore visto che le loro dimensioni e la corazza tenera le rendono vulnerabili da predatori come gatti,corvi topi ecc.
Kinixys homeana
Testuggine di Home o Testuggine denticolata
Specie Terrestri
(Home's hinge-back tortoise / La tortue articulée de Home / Stutz-Gelenkschildkrote)
Bell, 1827
CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
SuperFamiglia = TESTUDINOIDEA
Famiglia = TESTUDINIDAE
SottoFamiglia = TESTUDININAE
Genere = KINIXYS
Specie = HOMEANA
STATUS GIURIDICO
E' inclusa nella convenzione di Washington, Appendice II CITES. E' una specie in pericolo di estinzione per la distruzione del suo habitat.
DISTRIBUZIONE
Kinixys homeana vive nell'Africa occidentale, dalla Liberia e Costa d'Avorio fino allo Zaire passando per il Camerun e Congo.
HABITAT
Vive nelle foreste equatoriali sempreverdi tra i vegetali marcescenti. Preferisce zone con cespugli sotto i quali può ripararsi e trascorrere la maggior parte della giornata.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Non si conosce molto del suo comportamento in natura, è un animale molto timido e sfuggente.
CARATTERISTICHE FISICHE
E' una tartaruga dalle dimensioni medio piccole, la lunghezza del carapace non supera i 21-22 cm.
Caratteristica è la forma spigolosa e dentellata (da qui il nome di Testuggine denticolata) della parte posteriore del carapace, proprietà che ne permette la distinzione dalla Kinixys erosa.
La colorazione è marrone; il centro degli scuti è più chiaro rispetto al bordo che è più scuro. Il piastrone è di colore marrone chiaro o scuro con margini gialli. Anteriormente il carapace si prolunga sugli arti anteriori e sulla testa.
Nella parte posteriore del carapace è presente la caratteristica cerniera cartilaginea che hanno tutte le tartarughe del genere Kinixys (eccetto Kinixys natalensis); si tratta di un'articolazione che permette al carapace di abbassarsi come un elmo sugli arti posteriori e sulla coda per proteggerli.
DIMORFISMO SESSUALE
E' evidente infatti il maschio ha il piastrone concavo ed ha la coda più lunga della femmina.
Inoltre la parte posteriore del carapace del maschio è più frastagliata rispetto alla femmina.
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
In cattività si devono creare molti nascondigli nel terrario essendo Kinixys homeana un rettile timido; si eviteranno così inutili stress all'animale. Inoltre è consigliabile collocare il terrario in un luogo tranquillo dove l'animale non venga disturbato. Col tempo questa tartaruga si abitua alla presenza dell'uomo e diventa meno paurosa.
La temperatura ideale nella zona più calda del terrario è di circa 33 gradi mentre nella zona più fredda circa 28 gradi; importante è l'umidità che deve aggirarsi su valori del 70-80%.
Non devono mancare una bacinella bassa riempita d'acqua dove le tartarughe possano bere ed immergersi e un buon neon UVB specifico per tartarughe (spettro UVB consigliato 5.0) indispensabile alla sintesi di vitamina D3 e all'assimilazione di calcio.
Nei mesi più caldi può essere tenuta all'aperto in un luogo molto umido, ricco di cespugli e vegetazione; molto salutari sono i bagni di sole durante questi mesi.
ALIMENTAZIONE
In natura Kinixys homeana è onnivora come tutte le tartarughe del genere Kinixys. In cattività si possono somministrare verdure a foglia come indivia, radicchi verdi e rossi, insalata scarola, cicoria; gradiscono molto il tarassaco ed il trifoglio.
Saltuariamente frutta: fragole, mele, anguria, melone. Una volta ogni due settimane si offrono chiocciole, piccoli topi, insetti e lombrichi; sconsigliata è la somministrazione di cibi per cani, alimenti con un eccessivo contenuto di fosforo che possono provocare danni renali.
E' necessario integrare l'alimentazione con preparati a base di vitamine e di sali minerali, in particolar modo per gli animali in crescita e le femmine in riproduzione.
RIPRODUZIONE
La maturità sessuale è raggiunta al decimo anno nel maschio e al quindicesimo anno nella femmina. Non si sa molto sulla riproduzione; la femmina depone da 1 a 4 uova sferiche che in natura si schiudono dopo circa 5 mesi.
In cattività si deve fornire un terreno morbido dove scavare, una temperatura di circa 30-31 gradi e un tasso di umidità elevato, attorno al 90%. I piccoli alla nascita hanno un carapace lungo circa 4cm.
NOTE
La tipica cerniera del carapace è una particolarità degli animali adulti; infatti si sviluppa attorno al 4°-5° anno di età.
Nei momenti di riposo Kinixys homeana protegge la testa e le zampe anteriori ritraendole nella parte anteriore del carapace e stando rivolta verso una roccia; la parte posteriore è protetta grazie alla cerniera cartilaginea che si abbassa sulla coda e sugli arti posteriori.
Kinixys erosa
Specie Terrestri
CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
SuperFamiglia = TESTUDINOIDEA
Famiglia = TESTUDINIDAE
SottoFamiglia = TESTUDININAE
Genere = KINIXYS
Specie = EROSA
STATUS GIURIDICO
Kinixys erosa è elencata in Appendice II C.I.T.E.S. della convenzione di Washington.
DISTRIBUZIONE
Questa tartaruga è originaria dell'Africa occidentale e si ritrova in Gambia fino all'Uganda, Angola, Congo e Cabinda.
HABITAT
Vive nel sottobosco di foreste umide tropicali (da qui anche il nome Forest hinge-back tortoise), tra il fogliame marcescente e presso le rive dei fiumi. Kinixys erosa non predilige zone ben illuminate ma ambienti ombrosi, caldi e con un elevato tasso di umidità.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
E' una tartaruga schiva, più attiva al mattino e alla sera. Sulla terraferma sta nascosta tra il fogliame e trascorre una parte della giornata in acqua.
CARATTERISTICHE FISICHE
Il colore di base è marrone; il centro degli scuti può essere di colore diverso, giallo o arancio. Il piastrone è marroncino chiaro con parti di colore nero più o meno estese. Il carapace, lungo 30-32 cm, è allungato e posteriormente inclinato in basso. Negli animali adulti è presente la caratteristica cerniera cartilaginea: viene utilizzata per proteggere la coda e gli arti posteriori. Alcuni esemplari hanno la testa di colore giallo, caratteristica che ne fa una tartaruga inusuale e attraente.
Si distingue anche dalle scaglie molto appuntite.
DIMORFISMO SESSUALE
E' evidente in quanto il maschio ha la coda più larga e più lunga rispetto alla femmina e il piastrone concavo.
La coda è provvista in entrambi i sessi di uno sperone corneo.
Nel maschio gli scuti gulari del piastrone sono più sviluppati rispetto alla femmina.
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Il terrario deve ricreare un ambiente tropicale, caldo e umido con una tenue illuminazione e deve essere fornito di nascondigli considerato il carattere timido di queste tartarughe. La temperatura deve aggirarsi sui 28 gradi, può essere raggiunta e mantenuta con l'utilizzo di cavetti riscaldanti o materassini posti sotto il terrario. L'umidità deve essere dell'80-90%; è importante che sia elevata per la buona salute degli animali ed evitare problemi soprattutto agli occhi e all'apparato respiratorio. Se mantenute in un ambiente troppo secco inoltre queste tartarughe rimangono letargiche ed inattive. Nella stagione calda possono essere tenute all'esterno in un luogo ombreggiato e umido ma durante la notte devono essere tenute all'interno.
Nel terrario deve essere presente un contenitore con acqua dove le tartarughe possano bere e immergersi; alcuni le considerano semi-acquatiche perché in natura sono spesso osservate in acqua. L'illuminazione può essere fornita da una finestra della stanza proprio perché in natura questi animali vivono nelle giungle
ombrose. Il fondo del terrario dovrebbe essere costituito da materiale che permetta alle tartarughe di scavare e che permetta di mantenere elevato il tasso di umidità. Kinixys erosa è una specie tropicale e non cade in letargo.
ALIMENTAZIONE
Kinixys erosa è onnivora in natura, nutrendosi nella foresta di frutti caduti, erbe, piante, funghi, invertebrati e carogne. In cattività la dieta include verdure tipo pomodori, carote affettate, cetrioli, radicchi vari rossi e verdi; frutta tipo banane, pesche, arance affettate, meloni, uva, pere; funghi. Ogni due o tre settimane la
dieta deve essere integrata con alimenti di origine animale tipo lombrichi, chiocciole, lumache, millepiedi; si possono somministrare anche topi morti. Preferibilmente il cibo si offre la mattina e si toglie la sera per evitare lo sviluppo di muffe nel cibo rimasto. E' bene fornire anche vitamine e sali minerali supplementari
tramite preparati e integratori una volta la settimana, più spesso se si tratta di giovani in crescita o femmine in riproduzione. A tal proposito si può anche mettere a disposizione un osso di seppia che servirà sia a mantenere il becco delle tartarughe della giusta lunghezza sia a fornire ulteriore calcio.
RIPRODUZIONE
L'attività sessuale si osserva durante tutto l'anno. Dopo le movimentate lotte tra maschi, il corteggiamento è abbastanza irruento. La femmina trascorre più tempo in acqua e a volte è riluttante al cibo. Il numero di uova deposte varia da uno a cinque per volta e le condizioni per l'incubazione sono: temperatura 30-31 gradi, substrato di vermiculite umida e umidità elevata attorno al 90%. Le uova pesano all'incirca 28 grammi e misurano 45mm X 40 mm. La schiusa si ha dopo 140 – 157 giorni, i piccoli sono lunghi quanto le uova ed hanno una colorazione simile a quella degli adulti; mancano però della cerniera caratteristica del genere Kinixys.
NOTE
Kinixys erosa è la più grande del genere, arrivando ad una lunghezza del carapace di 30-32 cm.
E' una tartaruga non adatta ai principianti perché il suo mantenimento in cattività è delicato e si stressa facilmente. E' rara nei negozi di animali; gli esemplari che si trovano sono quasi sempre di cattura e sono infestati da parassiti intestinali.