Hai trovato una tartaruga?

Hai trovato una tartaruga?

La prima cosa è identificare la specie e soprattutto se è una tartaruga acquatica o terrestre.

Se è una specie acquatica:

In caso di ritrovamento di una tartaruga acquatica,  occorre identificarne la specie perché in caso sia una specie inserita in elenco specie invasive, Trachemys scripta sspp. (tartarughe dalle orecchie rosse o gialle),  ora una nuova legge dello stato prevede pesanti sanzioni e procedimento penale per chi le detiene irregolarmente (di quelle regolarmente acquistate doveva essere dichiarato il possesso entro il 31 agosto 2019). Il DECRETO LEGISLATIVO n. 230 del 15 dicembre 2017, in caso di ritrovamenti, prevede la consegna ad un centro di recupero autorizzato al recupero delle specie invasive (il Tarta Club Italia ha un centro di recupero autorizzato dalla regione Emilia-Romagna).

Negli ultimi anni la stragrande maggioranza di tartarughe acquatiche abbandonate sono appunto della specie invasiva (Trachemys scripta), ma ci sono anche altre specie simili (Graptemys spp., Pseudemys spp., altre specie del genere Trachemys spp.) che sono di libera vendita e che sono comunque invasive e pericolose per il nostro fragile ecosistema anche se nessuna legge ne limita il commercio, quindi è bene recuperarle e consegnarle ad un centro specializzato come il nostro di Cesena.

A volte si trovano degli esemplari di Emys orbicularis che è l’unica specie palustre autoctona; queste, specialmente in fase riproduttiva, si spostano anche di diversi Km, i maschi per cercare di accoppiarsi, le femmine per cercare un luogo di nidificazione e i piccoli per recarsi nei laghi o corsi d’acqua dopo la nascita. In questo caso è consigliabile non prelevare l’esemplare ma di spostarlo o comunque di immetterlo nel corso d’acqua più vicino, purchè non inquinato.  La specie è protetta dalla Convenzione di Berna che tutela gli animali selvatici autoctoni europei.

Alcune foto per identificare le specie invasive:

Foto della palustre autoctona:

 

Se è una specie terrestre:

Se la specie è terrestre, solitamente sono delle testuggini mediterranee, come Testudo hermanniTestudo graeca o Testudo marginata, tutte specie altamente protette dalla Convenzione di Washington, in quanto in pericolo di estinzione.

In caso di ritrovamento di queste ultime, è vietato il prelievo e quindi la legge (Legge 7 febbraio 1992, n. 150 in Gazz. Uff., 22 febbraio, n. 44 e successive modifiche)dice che le si deve lasciare sul posto,  magari mettendole in sicurezza se sono in mezzo o ai lati di una strada trafficata. Il prelievo si trasforma subito in detenzione illegale di specie protetta che include una pesante ammenda e un procedimento penale. Nel caso in cui la tartaruga venga trovata in un luogo assolutamente non adatto, come ad esempio in centro città, occorre avvisare subito i Carabinieri che a loro volta chiameranno la loro sezione interna dei Carabinieri Forestali. A volte gli esemplari sono fuggiti da un’abitazione e potrebbero avere un microchip di identificazione che potrebbe aiutare i Forestali nell’individuazione del proprietario. Ricordiamo che se selvatiche non è possibile regolarizzarle e quindi desistete dal prelevarle.

Alcune foto per identificare le specie terrestri più comuni:

 

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