Principali malattie infettive nei cheloni

Principali malattie infettive nei cheloni: Come possiamo difenderci ?

Relazione del Dr. Francesco Origgi al TARTARUGHE BEACH 2004


Un numero sempre maggiore di patologie a possibile o confermata eziologia infettiva e’ stato descritto recentemente nei cheloni. Tra queste possiamo ricordare in particolare delle patologie ad eziologia batterica come la micoplasmosi e ad eziologia virale come l’herpesvirosi, l’iridovirosi e quella ascritta al “virus X”.

MICOPLASMOSI: Descritta inizialmente all’inizio degli anni “90 nelle testuggini del genere Gopherus, nel sud-ovest degli Stati Uniti, questa patologia ha rapidamente accresciuto la sua importanza in relazione alla dimostrazione sperimentale che il Micoplasma agassizzi era in grado di riprodurre il complesso di segni clinici associato alla sindrome “URTD” (Upper respiratory tract disease) nelle testuggini del genere Gopherus dopo essere state infettate con il patogeno stesso. Questa malattia e’ caratterizzata dal un copioso scolo nasale e da una congiuntivite che può essere mono - o bi-laterale. La mucosa del tratto respiratorio superiore viene invasa da cellule infiammatorie che ne sovvertono la struttura compromettendo alcune funzioni fondamentali per le testuggini come la capacità olfattiva. A questo punto possono subentrare delle infezioni secondarie che possono interessare tutto il tratto respiratorio superiore delle testuggini affette dalla malattia. Lo stato generale delle testuggini peggiora progressivamente e la malattia assume un andamento cronico. Successivamente può subentrare la morte se e quando l’animale non e’ più in grado di assolvere le funzioni fisiologiche primarie quali prima fra tutte l’alimentazione. Le testuggini selvatiche che vengono colpite da questa patrologia possono andare progressivamente incontro alla morte, mentre per gli animali allevati in cattività e’ possibile una convivenza con la malattia caratterizzata da lunghi periodi asintomatici e da fasi di riacutizzazione. La patologia e’ stata poi recentemente segnalata anche nelle testuggini del genere Testudo ma non e’ chiaro se il significato patologico sia simile a quello che questa malattia ha nelle testuggini del genere Gopherus. La trasmissione pare avvenga per contatto e non per via verticale. Il trattamento con antibiotico non e’ risolutivo e le recidive sono frequenti. E’ disponibile un test sierologico in grado di identificare gli animali che sono stati infettati dal patogeno. Per il momento, la prevenzione e’ ancora l’arma migliore contro questa malattia.

HERPESIVIROSI: Tra le infezioni di origine virale, quella da herpesvirus e’ una delle più temibili. Sono noti diversi herpesvirus che possono infettare le testuggini terrestri, quelle marine e le tartarughe semi-acquatiche.  Tra tutti, quello che infetta le testuggini terrestri e’ il più studiato. La via di contagio non e’ conosciuta, anche se si ritiene che sia necessario un contatto diretto. Le lesioni caratteristiche della patologia sono generalmente limitate al cavo orale ed al tratto respiratorio superiore. La presenza di placche diftero-necrotiche localizzate sul dorso della lingua e/o sulla mucosa del cavo-orale, e’ un segno clinico caratteristico. Il virus e’ in grado però di raggiungere praticamente tutti gli organi dell’animale ed e’ stato possibile rilevarlo con l’aiuto di mezzi diagnostici molecolari anche nei nervi cranici. Tra le testuggini del genere Testudo, sembra che le T. hermanni siano le più sensibili all’azione del virus con una progressione molto rapida della malattia fino ad arrivare alla morte. La T. graeca sembra invece essere più resistente al virus sebbene la sensibilità all’infezione sembra essere molto simile a quella della T. hermanni. La T. hosfieldii sembra avere una sensibilità al virus analoga a quella delle hermanni mentre la T. marginata pare abbia una sensibilità intermedia alla T. hermanni e alla T. graeca. Una volta che il virus e’ entrato in una collezione di testuggini e’ probabile che sia presente per sempre in quanto questo herpesvirus analogamente agli altri rappresentanti della famiglia degli Herpesviridae sembra essere caratterizzato dal poter instaurare una “latenza” e cioè di rimanere silente per lunghi periodi nell’animale fino a poi “risvegliarsi” non appena le difese immunitarie dell’ospite si indeboliscono. Sebbene alcuni trattamenti terapeutici hanno sortito dei buoni effetti, la prevenzione resta senza dubbio l’arma migliore. La separazione degli animali per specie, l’accertarsi della provenienza di nuove Testuggini da inserire nella propria collezione e l’esame sierologico periodico dei propri animali sono condizioni indispensabili per mantenere la propria collezione  “HERPES-free”. Sono disponibili dei test sierologici e molecolari per la diagnosi della malattia.

IRIDOVIROSI: Un virus che recentemente sta acquisendo una sempre maggior importanza  da un punto di vista sanitario e’ l’IRIDOVIRUS, un virus che originariamente era noto come un agente patogeno di alcuni insetti. L’isolamento sempre più frequente dell’iridovirus da testuggini terrestri impone di prestare un’attenzione maggiore anche nei confronti di questo virus. Analogamente all’infezione da herpesvirus e’ possibile osservare la presenza di placche diftero-necrotiche sul dorso della lingua e/ o sulla mucosa del cavo orale. Nulla al momento e’ noto relativamente alla patogenesi dell’infezione da iridovirus. Studi più approfonditi sono necessari per acquisire dati ulteriori.

VIRUS X: Il virus X e’ stato isolato in Germania per la prima volta alla fine degli anni 80. Si sa molto poco di questo virus al di la’ del fatto che e’ stato isolato da diverse testuggini del genere Testudo e che pare essere un virus ad RNA a differenza di herpes e irido-virus che sono virus a DNA. Analogamente all’iridovirus e’ stato isolato da testuggini con gravi segni di malattia o post-mortem, ma non e’ ancora chiaro se esiste un nesso causale fra il virus e’ la malattia alla quale e’ associato.

Molto resta ancora da fare per individuare, studiare e sconfiggere virus, batteri e parassiti che mettono a rischio la vita delle nostre testuggini. Al momento possiamo solo cercare di capire gli aspetti più superficiali delle malattie infettive delle testuggini, ma in futuro, sono certo che sapremo di più e soprattutto saremo in grado di dare risposte alle sempre più numerose domande con cui ci dobbiamo confrontare ogni giorno.

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