I segni di malattia ed il loro significato: per non attendere che sia troppo tardi
Marta Avanzi, Med. Vet.
Un esame accurato e sistematico di una tartaruga è importate sia come controllo periodico dello stato di salute che come esame precedente all'acquisto o all'acquisizione di un nuovo soggetto. Non bisogna però dimenticare che anche se il rettile appare in perfetta salute, è importante effettuare un adeguato periodo di quarantena prima di metterlo insieme ad altri soggetti.
Ecco alcuni elementi da considerare quando si esamina una tartaruga, ed il loro significato.
Aspetto generale
Sollevando la tartaruga si deve avere una sensazione di peso, non di tenere in mano un guscio vuoto, cosa che indicherebbe un forte dimagramento. La tartaruga deve essere in grado di camminare sollevandosi sui quattro arti senza difficoltà.
Lo spazio tra la base degli arti anteriori e la base del collo deve essere in carne; se è eccessivamente affossata indica uno stato di deperimento. Una tartaruga molto magra quando si ritira nella corazza lascia uno spazio eccessivo tra gli arti anteriori e il margine della corazza stessa
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Un gonfiore eccessivo della cute (foto02) può indicare la presenza di edema (accumulo di liquido nei tessuti per insufficienza renale o altre cause) o obesità( foto 03).
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Comportamento
Una tartaruga sana, se non è abituata ad essere maneggiata, quando viene stuzzicata si retrae velocemente nella corazza; alcune specie tentando di mordere il dito posto davanti alla bocca. Una tartaruga abituata al contatto umano appare attenta a ciò che la circonda. Se l'animale resta fermo, apatico, con gli occhi chiusi, mostra di avere una grave patologia (foto 04) (a meno che non sia ad una temperatura nettamente inferiore a quella ottimale).
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Messa sul dorso, una tartaruga sana cerca di raddrizzarsi con vivaci movimenti delle zampe; questa manovra non deve mai essere eseguita se esiste la possibilità di un problema respiratorio perché può far precipitare la situazione.
Nel caso di tartarughe acquatiche, il galleggiamento inclinato da un lato è anormale e può indicare la presenza di una polmonite, ma anche di disturbi intestinali (meteorismo, corpi estranei). (foto 05)
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La testa deviata da un lato, a volte accompagnata da movimenti in circolo, può indicare una lesione cerebrale (spesso un trauma, o lesioni da congelamento dopo il letargo). (foto 06)
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Le femmine gravide scavano buche nel terreno per alcuni giorni prima di deporre le uova; se a questo comportamento non segue l'ovodeposizione può esserci un problema di ritenzione.
Nelle tartarughe acquatiche il fatto di passare più tempo fuori dell'acqua e di essere riluttanti ad entrarvi può indicare uno stato di malattia.
Appetito
La diminuzione dell'appetito o la mancanza completa di alimentazione sono sintomi importanti ma del tutto aspecifici, che possono comparire con qualunque tipo di patologia. Tuttavia possono manifestarsi anche a causa di condizioni ambientali sbagliate (soprattutto temperatura e umidità), per stress ambientali (sovraffollamento, mancanza di nascondigli, competizione con individui dominanti) o per la somministrazione di alimenti inadatti alla specie.
In particolare, se una tartaruga non riprende ad alimentarsi entro una settimana dal risveglio del letargo, deve essere fatta visitare immediatamente, perché più si prolunga il digiuno minori sono le possibilità di recuperarla.
Testa
Occhi
Occhi infossati sono un segno importante di malessere: indicano disidratazione o malnutrizione cronica. (foto 07)
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Gli occhi devono essere puliti, senza muco, pus o croste, segni di infezioni. Le palpebre non devono essere gonfie: se sono tumefatte può essere presente un'infezione (foto 08)
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o una carenza di vitamina A (foto 09) (quest'ultima tipica delle giovani emididi alimentate solo a gamberetti).
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Al risveglio dal letargo, nelle Testudo spp. si osserva talvolta una macchia bianca della cornea, dovuta a condizioni di letargo non ottimali. Questa condizione può essere trattata con uno specifico collirio.
Narici
Le narici devono essere pulite e aperte. Uno scolo dalle narici (foto 10),
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(sieroso o mucopurulento) può indicare tanto una infezione respiratoria quanto un'infezione alla bocca: narici e bocca sono infatti collegate da fessure presenti nel palato. Talvolta esternamente non si osserva scolo nasale, ma premendo delicatamente con un dito sotto la mandibola si provoca la fuoriuscita di essudato dalle narici.
A volte le narici sono completamente ostruite a causa di una precedente infezione.
Membrana timpanica
La membrana timpanica, visibile come una scaglia rotonda dietro l'occhio, deve essere piatta. Una tumefazione a questo livello indica la presenza di un ascesso dell'orecchio interno, che deve essere trattato chirurgicamente. (foto 11)
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Bocca
Il becco (ranfoteca) può presentare fratture per traumi, che richiedono la stabilizzazione con cerchiaggi. La parte cornea del becco può risultare troppo lunga, se l'alimentazione non è sufficientemente abrasiva; in seguito a ciò può fissurarsi o spezzarsi, e comunque causare difficoltà nella prensione dell'alimento (foto 12) .
foto 12
In tal caso può essere accorciata con un'apposita fresa. La bocca può presentare malformazioni, in cui la mandibola o la mascella sono troppo corte in relazione una all'altra (foto 13), (foto 14).
foto 13
foto 14
Questo difetto se non è molto accentuato può essere compatibile con una vita normale, ma può richiedere l'accorciamento periodico della parte cornea del becco.
L'interno della bocca deve essere privo di schiuma o di materiale necrotico (Foto 15), dall'aspetto giallo o grigio, segni possibili di stomatite (infezione della bocca).
foto 15
Le stomatiti spesso sono patologie gravi che fanno parte di una malattia sistemica.
La respirazione a bocca aperta è anormale e indica una difficoltà respiratoria tanto più grave se si accompagna all'estensione del collo (foto 16).
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Corazza
La corazza nelle tartarughe di più di un anno di età deve essere di consistenza solida (se premuta tra le dita non deve cedere), ad eccezione di Malacochersus tornieri, la tartaruga frittella africana. Una consistenza cedevole indica un'inadeguata calcificazione causata da problemi alimentari (carenza di calcio e/o eccesso di proteine, carenza di raggi UVB).
Alterazioni della colorazione, scuti che si staccano lasciando aree ulcerate, erosioni, arrossamenti, sono tutte anomalie che richiedono una visita perché indicano infezioni della corazza o infezioni sistemiche. (Foto 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25)
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La presenza di alghe può indicare la presenza di condizioni ambientali inadeguate (scarso ricambio di acqua, mancanza di una zona asciutta riscaldata), ma nelle specie che passano la maggior parte del tempo sommerse è normale, e può anche essere un aiuto al mimetismo.
Erosioni nella parte posteriore e laterale del carapace delle femmine di Testudo spp. sono in genere causate dal corteggiamento da parte di un eccessivo numero di maschi. In questa specie il corretto rapporto maschi/femmine dovrebbe essere di 1:5 circa. (foto 26)
foto 26
Fratture della corazza, di gravità estremamente variabile, sono immediatamente evidenti all'ispezione, ma possono essere accompagnate da danni interni non immediatamente apprezzabili (lesioni alla colonna vertebrale, lacerazioni del fegato), e richiedono sempre una valutazione veterinaria.
La corazza può presentare anomalie congenite che ne alterano la forma, apparenti fin dalla nascita. La maggior parte dei difetti della corazza sono però causati da errori alimentari che ne provocano la progressiva alterazione nel corso degli anni negli individui in crescita. La deformazione degli scuti centrali del carapace (foto 27, 28)
foto 27
foto 28
(la metà superiore della corazza), che assumono un profilo rialzato ("a piramide"), insieme all'appiattimento della corazza e talvolta alla sua consistenza tenera, è tipica di un'alimentazione errata, troppo ricca di proteine e povera di calcio. Anche una "insellatura" del carapace (Foto 29)
foto 29
(formazione di una concavità invece del normale profilo convesso) indica alterazioni di sviluppo di origine alimentare.
Nelle tartarughe neonate al centro del piastrone si può osservare la cicatrice ombelicale, che è normale (Foto 30).
foto 30
Nei piccoli appena usciti dall'uovo talvolta si osserva il residuo del sacco vitellino, una struttura rotondeggiante arancione, che non è ancora stata assorbita (Foto 31)
foto 31
Esaminando il disegno degli scuti, si osservano spesso anomalie (scuti in sovrannumero o in numero inferiore, o di forma anomala). Non sono di per sé patologici, ma possono indicare che la temperatura o l'umidità non sono state adeguate durante l'incubazione. (foto 32)
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Arti
Noduli e tumefazioni sono anormali e possono indicare la presenza di ascessi (Foto 33, 34),
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foto 34
che vanno trattati chirurgicamente, o di fratture. Tumefazioni a livello articolare possono essere causate da infezioni (artriti) o gotta (Foto 35) (accumulo di cristalli di acido urico).
La perdita di unghie e ulcerazioni delle dita possono indicare un'infezione.
foto 35
Cloaca
La cloaca deve essere pulita, senza segni di feci o urati. La cloaca imbrattata può indicare un problema di diarrea, o il fatto che il rettile è troppo debole per sollevarsi sugli arti per eliminare le deiezioni.
A livello della cloaca si possono osservare prolassi di vari organi (pene (foto 36),
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utero (foto 37), intestino, vescica), che richiedono sempre un immediato intervento veterinario.
Lacerazioni della cloaca nelle femmine di Testudo di solito sono provocate dai maschi, soprattutto nel caso di T. hermanni. (foto 38)
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foto 38
Pelle
Il distacco della pelle può essere causato da infezioni, attacco da parte di insetti, o da ipervitaminosi A (foto 39) (causata dalla somministrazione in dosi eccessive di questa vitamina).
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Nelle tartarughe acquatiche, una patina grigiastra (foto 40) che ricopre la pelle indica la presenza di un'infezione, in genere dovuta a condizioni igieniche scadenti e alla mancanza di una zona asciutta; questa patologia può accompagnarsi alla perdita delle unghie, e nei casi gravi portare a morte per setticemia.
Noduli nella cute possono indicare la presenza di ascessi, che vanno incisi ed asportati in anestesia.
Le tartarughe raramente sono affette da parassiti esterni. Le zecche si possono nascondersi alla base degli arti (foto 41) e passare inosservate. Le ferite durante la stagione calda possono essere contaminate da larve di mosca (foto 42).
foto 41
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Deiezioni
Anche l'osservazione di feci e urine può essere molto utile nell'individuare problemi di salute. Le feci devono in generale essere ben formate, anche nelle tartarughe acquatiche (anche se si sciolgono poi rapidamente). Feci molto tenere o acquose possono indicare un problema di diarrea (infettiva o parassitaria), o errori alimentari (foto 43) (ad esempio la somministrazione di frutta a tartarughe dei climi aridi).
foto 43
Esaminando le feci da vicino si può rilevare la presenza di minuscoli vermi parassiti, gli ossiuri (foto 44),
foto 44
che in grande quantità possono creare problemi di salute e richiedono un trattamento antiparassitario. Più raramente si possono osservare nematodi, parassiti molto più lunghi e generalmente patogeni. Tuttavia non si deve dimenticare che la diagnosi di parassitosi intestinale si effettua tramite l'esame microscopico delle feci, che permette di identificare in modo preciso i parassiti presenti.
Nelle feci possono essere presenti materiali estranei, ad esempio materiale del substrato (sassolini, sabbia, tutolo di mais), che indica la possibilità di un'ostruzione intestinale se non si cambia la gestione, oppure alimenti inadatti (noccioli di ciliegia), pericolosa causa di ostruzione.
L'emissione di urine contenti una massa densa di urati (la parte solida) di grandi proporzioni indica un problema di disidratazione, per cui la tartaruga ha trattenuto a lungo l'urina permettendo che nella vescica si accumulassero urati.
Urine e urati di colore giallo o arancio (fenomeno che prende il nome di biliverdinuria) è segno di un problema a livello del fegato (simile all'ittero nell'uomo). (foto 45)
foto 45
Oltre all'aspetto fisico, è importante anche la frequenza con cui le deiezioni vengono emesse. La mancanza di defecazione può essere correlata a digiuno, disidratazione, costipazione, corpi estranei, ecc.