Urtica dioica L. (ortica)
Famiglia: urticaceae
Pianta erbacea perenne facilmente reperibile in campi incolti, lungo i sentieri, nei boschi e nei luoghi a mezz'ombra, è comune in tutta Italia.
Sia le foglie che i fusti sono ricoperti di peli urticanti che irritano e bruciano appena vengono toccati, i fiori sono insignificanti di colore gialloverde.
I germogli teneri vengono utilizzati in cucina sia come verdura cotta che per la preparazione di pasta fresca, ha innumerevoli qualità farmacologiche ed è molto utilizzata in erboristeria e farmacia.
Per le tartarughe è un ottimo alimento per l'elevato rapporto calcio/fosforo e contrariamente a quel che si pensa non hanno problemi a mangiarla, evidentemente i peli urticanti non hanno effetto su di loro.
Si può dare in abbondanza se è gradita in quanto a differenza del tarassaco non tutte le tartarughe la apprezzano.
Taraxacum officinale (piscialetto, dente di leone, dente di cane, soffione, barba del Signore)
Famiglia= Compositae (=Asteraceae)
In Italia il tarassaco è molto diffuso in tutte le regioni ed è facile reperirlo nei frutteti e nei vigneti, negli incolti e lungo i sentieri soprattutto nelle zone più umide e fresche.
E' facilmente riconoscibile per le infiorescenze vistose gialle e per il pappo che porta i semi chiamato anche soffione.
In cucina si utilizzano tutte le parti: le foglie, i petali ed anche i boccioli e le radici
Per le nostre tartarughe è un valido alimento con un ottimo rapporto calcio/fosforo e ne sono golose, amano molto anche i fiori e può essere somministrato a volontà.
Sonchus oleraceus L. ( crespino liscio, cicerbita, cardone )
Famiglia = Compositae (=Asteraceae)
E' una pianta annua estiva, al sud è rinvenibile in inverno, primavera ed autunno ma raramente d'estate.
Ama i terreni ricchi di azoto in luoghi poco soleggiati ed umidi. Ha i fiori di colore giallo.
Una volta era impiegato nella medicina popolare ed oggi viene consumato cotto come la cicoria selvatica.
Da dare ai nostri animali senza paura perché apporta liquidi, fibre e calcio in buona quantità.
Si cerchi di dare ai cuccioli i fiori che, vedrete, saranno molto apprezzati.
Ho visto mangiare di questa pianta anche i capolini maturi (semi) molto fioccosi, non preoccupatevi la tartaruga non soffocherà!!!
Plantago major L. - piantaggine maggiore (Barbara Beccari)
Plantago major L. (piantaggine maggiore, lingua di cane)
Famiglia: plantaginaceae
Erbacea perenne a carattere infestante, si trova negli orti e negli incolti, ai bordi di strade e sentieri ed ama le zone umide dove cresce in maniera rigogliosa.
E' praticamente priva di fusto, le foglie sono esclusivamente basali a forma di rosetta e in zone umide crescono molto rimanendo più tenere mentre in zone aride rimangono più piccole e dure.
Le foglie tenere vengono utilizzate per insalate miste ad altri ortaggi ed erbe.
Per le nostre tartarughe è un alimento eccellente in quanto ha un ottimo rapporto calcio/fosforo e contiene molte fibre, da somministrare senza problemi.
Lamium purpureum L. - falsa ortica purpurea (Barbara Beccari)
Famiglia= lamiaceae
Pianta erbacea annuale molto simile all’ortica dalla quale si differenzia per le foglie non urticanti, comune in quasi tutta Italia si trova solitamente lungo sentieri ombreggiati o nei pascoli.
Le foglie hanno un odore poco gradevole però le tartarughe solitamente la gradiscono ed è ottima per i valori nutritivi per cui si può dare in abbondanza
Esistono anche altre varietà di falsa ortica, tutte ugualmente ottime come cibo:
- falsa ortica macchiata – Lamium maculata L. detta anche dolcimele per il gusto dolce dei fiori, tra le false ortiche è la più gradita alle tartarughe e si trova in tutta Italia ad eccezione della Sicilia
- falsa ortica bianca – Lamium album L. detta anche urtia bianca, lamio ed ortica morta è caratterizzata dai fiori di colore bianco, si trova un tutta Italia a parte le isole
- falsa ortica maggiore – lamium orvala L. meno comune perché si trova solo nelle regioni del nord est e cioè Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige
Tutte le varietà si possono proporre in abbondanza alle nostre tartarughe perché variano le foglie o i fiori ma non i valori nutritivi.
Hyoseris radiata L. – radicchio selvatico (Barbara Beccari)
Famiglia=Asteraceae
Nomi volgari: radicchio selvatico, trinette, ioseride, schiappa grotti
Pianta erbacea di origine mediterranea si trova nei campi incolti, nei bordi stradali e sui muri fino ai mille metri di altezza ma è poco comune se non inesistente nelle regioni a nord della Liguria.
Le foglie sono ben riconoscibili perché lunghe e strette con incisioni che arrivano fino a metà della lamina fogliare dando origine a segmenti triangolari.
I fiori gialli sono ottimo cibo per le tartarughe come tutto il resto della pianta.
Il rapporto calcio/fosforo è notevole e solitamente si cibano anche degli steli che apportano molte fibre.
Cichorium intybus (Marco Rinaldi)
Famiglia = Compositae (=Asteraceae)
E' la comune cicoria dei campi nella sua forma selvatica e coltivata, è una pianta perenne che fiorisce dall'estate all'autunno con fiori di colore blu molto belli.
Si può trovare sui tratturi, nei bordi dei sentieri e nei campi di zone non eccessivamente umide.
Si possono utilizzare le foglie, i fiori ma anche gli steli che li portano, molto lignificati con altissimo contenuto di fibra.
In natura le tartarughe "camminano" sopra gli steli fiorali teneri per abbassare i fiori alla portata della loro bocca e cibarsene con tranquillità.
Si tratta di un vero e proprio Jolly da non far mancare mai nella dieta dei nostri animali anche perché in tutti i luoghi dove vivono tartarughe selvatiche esistono cicorie selvatiche!