Geoclemys hamiltonii
Specie Acquatiche
Gray, 1931
CLASSIFICAZIONE
Ordine = TESTUDINES
Sottordine = CRYPTODIRA
Famiglia = BATAGURIDAE
Genere = GEOCLEMYS
Specie = GEOCLEMYS HAMILTONII
La specie Geoclemys hamiltonii non comprende sottospecie.
STATUS GIURIDICO
È compresa nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice I ed è anche sotto il controllo dell'Endangered Species Act. È a rischio estinzione e per questo motivo sono stati avviati molti programmi di riproduzione e salvaguardia di questa specie, da parte di zoo associazioni naturaliste.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
La specie è presente in un limitato areale che si estende dal Pakistan e arriva fino al Bangladesh, attraversando l'India nord-orientale e il sud del Nepal. Si trova in grandi fiumi come l'Indo, il Gange e Brahmaputra. Anche se si hanno poche informazioni su le esigenze ambientali, si sa che occupa habitat paludosi e fangosi: zone acquitrinose, paludi, corsi d'acqua con deboli correnti, ricchi di vegetazione sommersa e galleggianti.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Pur trascorrendo molto tempo in acqua, non disdegna però, come la maggior parte delle tartarughe, trascorrere del tempo su un tronco, su un sasso o sulle rive di un fiume per ricevere i benefici dei raggi solari e mantenere alta la temperatura corporea. Ho notato che amano molto nascondersi tra la vegetazione galleggiante e anche in zone di penombra.
La fase d'alimentazione e soprattutto di predazione, è condotta quasi sclusivamente in acqua, dove continuamente ricerca pesci, crostacei, molluschi, insetti e piccoli mammiferi. In natura, il periodo del letargo è quasi sconosciuto, in quanto i climi delle zone in cui vivono sono molto diversi e variabili.
CARATTERISTICHE FISICHE
Le dimensioni di questa specie si aggirano intorno ai 35 cm, anche se in cattività, le dimensioni medie si aggirano intorno ai 30 cm, poi naturalmente tutto dipende dall'alimentazione, dalle condizioni d'allevamento e dal sesso; in questa specie, come in molte altre i maschi rimangono più piccoli rispetto alle femmine.
Il carapace presenta tre carenature seghettate, una centrale e due laterali, molto evidenti anche negli esemplari giovani. Il carapace è di colore nero, sul quale si alternano sfumature e macchie gialle-bianche.
Il piastrone ha una colorazione di fondo nera-marrone e delle striature più chiare(gialle o bianche). La testa, cosi come le zampe e la coda, è ricoperta di puntini bianchi e gialli di varie dimensioni (da cui deriva il nome comune), che è uno degli elementi identificativi di questa specie.
DISMORFISMO SESSUALE
Il dimorfismo sessuale, data la particolare struttura di questa specie, non è cosi evidente come in molte altre specie: le dimensioni sono simili sia nei maschi sia nelle femmine; le femmine presentano un piastrone piatto o convesso, mentre l'apertura cloacale è all'interno dei margini dello scudo sopracaudale. I maschi, invece, hanno il piastrone concavo per facilitare l'accoppiamento. La coda ha una base molto larga ed è più grande e lunga, inoltre l'apertura della cloaca è posta nella sua estremità, in prossimità della punta. Tutti questi caratteri sono ben visibili solo quando viene raggiunta la maturità sessuale: ovvero raggiunte le dimensioni
di circa 24-27 cm e un'età variabile dai 6-8 anni.
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Questa specie, anche se raramente si trova in commercio, può essere considerata molto robusta e di facile adattabilità alla cattività.
Per l'allevamento e il mantenimento di questa specie è ideale realizzare un terracquario con una porzione d'acqua pari al 75%, mentre nel restante 25% deve essere ricreata una zona di terra umida e muschio, dove questa specie trascorre diverse ore durante la giornata. Nella parte terrestre va collocato uno spot impostato ad una temperatura di 30°-32°, sotto al quale le tartarughe sostano per fare basking.
Nell'acqua, la cui temperatura può variare dai 25° ai 27°, possono essere inserite diverse piante sommerse e galleggianti; inoltre bisogna ricreare un fondo melmoso di almeno 5-10cm dove le tartarughe amano nascondersi. Per finire, non deve mancare naturalmente un neon UVA e UVB, per favorire la crescita e la formazione ossea.
Tale sistemazione è ideale per esemplari appena nati e fino a quando le dimensioni non raggiungono almeno gli 8-10cm. Una volta raggiunte tali dimensioni è opportuno trasferire gli esemplari in un laghetto all'esterno.
Viste le dimensioni di questa specie, può andar bene un laghetto di 3 x 2 metri (anche se dimensioni maggiori sono ben accette), la profondità minima è di 60-70 cm con un fondo melmoso di almeno 20-30cm.
Possono essere inserite piante galleggianti e sommerse, che servono alle tartarughe per alimentarsi ma soprattutto per nascondersi. Possiamo inoltre inserire del sughero e dei tronchi galleggianti e creare una zona emersa, dove fare basking. Infine, se si possiedono esemplari adulti di sesso differente, per favorire la riproduzione, è opportuno creare una zona con sabbia e torba ideale per la deposizione. E' importante ricordare che, è vivamente consigliato realizzare il laghetto in una zona molto soleggiata ma con zone d'ombra, e scegliere una zona molto tranquilla e poco frequentata. Infine, come gia detto, è possibile far trascorrere un periodo di letargo, durante l'inverno, solo però agli esemplari semiadulti e adulti e in luoghi non troppo freddi.
ALIMENTAZIONE
Geoclemys hamiltonii è una specie quasi completamente carnivora, anche se non disdegna gli alimenti d'origine vegetale. In natura si nutre d'ogni cosa che riesce a cacciare e trovare in acqua ma anche in terra:
piante acquatiche, piante sommerse, frutti, ma soprattutto insetti, pesci, molluschi, crostacei, vermi, piccoli mammiferi e molto altro. In cattività, è fondamentale fornire ai nostri esemplari una dieta molto varia.
Possiamo offrire principalmente: pesce (acquadelle, alborelle, latterini ecc.), crostacei, girini, insetti, lombrichi, chiocciole, camole della farina, camole del miele, pelletts per tartarughe. Questo rappresenta circa l'80% della loro dieta. Poi in aggiunta, possiamo fornire vegetali (15%) e frutta (5%). È opportuno somministrare inoltre degli integratori vitaminici e soprattutto del carbonato di calcio, in particolare ai soggetti più giovani e alle femmine nel periodo di deposizione.
RIPRODUZIONE
L'accoppiamento avviene in primavera, e cosi come accade nella maggior parte delle tartarughe acquatiche è opportuno fornire un'ampia zona di deposizione. La deposizione avviene dopo circa 60-70 giorni, in una zona molto soleggiata e molto tranquilla. Ogni covata varia dalle 6-10 uova, per un totale di 2 covate l'anno. Il
periodo d'incubazione varia dai 60 ai 120 giorni ad una temperatura variabile tra 28°-32°.
Per ottenere una schiusa più sicura è opportuno togliere le uova dal nido e metterle in incubatrice, utilizzando vermiculite idratata con acqua in rapporto 1:1, favorendo cosi un aumento di umidità, che in questa specie, deve essere molto alta, intorno al 80-90%. E' importante ricordare che le uova non devono essere capovolte per evitare la morte dell'embrione. I soggetti appena nati, di dimensioni ridotte appena 35-37 mm, sono molto delicati e quindi richiedono più attenzione e maggiori cure. La prima fase d'alimentazione è la più critica, ma una volta superata tale fase, la crescita e l'allevamento dei piccoli non presenta particolari difficoltà, a patto però di rispettare tutte le nozioni descritte in precedenza. La maturità sessuale viene raggiunta tra il quinto e settimo anno di età.
Autore: Andrea Luison