Chelonoidis carbonaria
Tartaruga dalle zampe rosse
Specie Terrestri
CLASSIFICAZIONE
Ordine = Testudines
Sottordine = Cryptodira
Famiglia = Testudinidae
Genere = Chelonoidis
Specie = carbonaria
STATUS GIURIDICO
E' compresa nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Appendice 2.
DISTRIBUZIONE
Da Panama, in tutta l'Amazzonia e più a sud fino al nord dell'Argentina. Sono state introdotte anche in qualche isola Caraibica.
HABITAT
Vive negli ambienti umidi delle foreste e anche delle pianure.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Sono di carattere molto timide, di solito si alimentano di prima mattina o al crepuscolo; in cattività però si abituano alla presenza dell'uomo.
CARATTERISTICHE FISICHE
Caratteristiche sono le scaglie rosse delle zampe, specialmente quelle anteriori.
Assomiglia molto alla "cugina" Chelonoidis denticulata, ma di dimensioni più ridotte; i maschi raggiungono la misura massima di 35/40 cm mentre le femmine qualche centimetro in meno.
Esiste una varietà denominata Cherry Head (testa di ciliegia) che è sviluppata in Brasile(regione di Baia); si distingue nei colori più intensi, minor dimensioni(circa 25-30 cm) e minore differenza fra i sessi.
Di colore molto scuro tendente al nero, con macchie gialle al centro delle scaglie, che tendono leggermente a diminuire di dimensione con l'andare degli anni ed in molti adulti tendono a scomparire.
Il piastrone è completamente chiaro/giallastro o a volte con una macchia scura centrale.
La pelle è molto scura.
DIMORFISMO SESSUALE
Le placche anali del piastrone formano un angolo piu' largo nei maschi.
Nel maschio adulto si accentua molto il piastrone convesso ed assume una forma del carapace che se visto da sopra sembra un 8.
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
In cattività devono sempre disporre di acqua per bere, per immergersi e possibilmente una zona con substrato umido l'umidità deve essere molto elevata (70/90%) e la temperatura di 25-30°C diurna e può scendere anche fino a 15 di notte se adulte, mentre per esemplari piccoli non scendere sotto i 20°C.
Ovviamente in cattività necessitano di una zona con lampada spot con calore elevato(35-40°C) e neon per un corretto apporto di raggi UVB che gli permette di assimilare la vitamina D3.
Però quando la temperatura esterna non scende più sotto i 15°C , è opportuno trasferirle nei recinti esterni facendo attenzione all'umidità che sia sempre elevata.
ALIMENTAZIONE
Sono onnivore con grossa percentuale di frutta matura che cade dagli alberi.
Si cibano spesso di carcasse di animali morti, da cui ricavano gran parte della vitamina D3 che necessita; si nutrono anche di lumache, formiche, termiti, api, scarabei, farfalle, sabbia, terreno e cortecce(per ricavare i minerali).
In cattività, occorre quindi alimentarle con molta frutta matura e mix di verdure possibilmente selvatiche, poi almeno una volta a settimana aggiungere un po' di polvere di calcio(carbonato di calcio o polvere di osso di seppia) e un po' di vitamine più sali minerali.
Ogni 10-15 giorni è consigliabile dare anche un po' di proteine, possibilmente lombrichi o lumache o in alternativa crocchette per cani a basso contenuto di grassi.
Come alimentazione è simile alle Chelonoidis denticulata e molto simile anche alle specie africane del genere Kinixys.
RIPRODUZIONE
Solitamente l'accoppiamento avviene nei periodi di pausa tra i cicli di deposizione(in natura specialmente dopo le piogge che il maschio viene attratto dai colori più brillanti della femmina); la corteggia più insistentemente con un rituale che inizia annusandole la zona della coda, poi si pone davanti e la testa esegue dei movimenti verso l'alto e di lato, dopo di che inizia ad accoppiarsi.
La femmina depone in media da 5 a 20 uova in più deposizioni(solitamente 4-5) ad intervalli regolari di 30 giorni.
In incubatrice , le uova devono essere incubate per circa 120 giorni a 30-32°C ed umidità di 80-90%.
NOTE
Spesso viene confusa con C. denticulata, si differenzia comunque per la colorazione più scura e le minor dimensioni.
Le scaglie sulla pelle di C. denticulata tendono al giallo.
Di recente si sta effettuando una massiccia importazione in tutto il mondo, tale da arrecare certamente dei seri danni alle popolazioni in natura.
Autore: Agostino Montalti