Eretmochelys imbricata (Linnaeus, 1766)
Tartaruga embricata, Hawksbill Turtle, Tortuga carey
CLASSIFICAZIONE E TASSONOMIA
Classe: Reptilia
Ordine: Testudines
Sottordine: Cryptodira
Famiglia: Cheloniidae
Genere: Eretmochelys
Specie: imbricata
Tradizionalmente si distinguono due sottospecie:
Eretmochelys imbricata imbricata (Linnaeus, 1766): Oceano Atlantico
Eretmochelys imbricata bissa (Rüppell, 1835): Oceano Pacifico e Indiano
STATUS GIURIDICO
E' inserita in Appendice I CITES e in Appendice II Convenzione di Berna; è salvaguardata anche da varie normative americane essendo considerata "Endangered Species".
La specie è in via di estinzione a causa principalmente della cattura e uccisione per la commercializzazione di prodotti ricavati da essa, infatti i particolari scuti del carapace la rendono un ambito trofeo.
DISTRIBUZIONE E HABITAT
Vive nelle acque tropicali dell'Oceano Atlantico, Pacifico e Indiano, raramente si spinge anche in mari temperati.
Frequenta maggiormente acque basse lungo le zone costiere rocciose e le barriere coralline, si sposta sul fondo in cerca di cibo.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI
Generalmente è attiva durante tutto l'anno.
Tra le specie di tartarughe marine, è considerata la meno migratoria.
CARATTERISTICHE FISICHE
La lunghezza massima del carapace è di circa 95 cm, comunque entro il metro di lunghezza. Il peso è in media di 60 kg, sono stati comunque registrati anche casi di esemplari adulti che raggiungono i 120 kg.
Caratteristica principale di questa specie è l'embricatura(da questa deriva il nome scientifico) degli scuti del carapace che si presentano appunto uno sopra all'altro; questa particolarità comunque non è evidente in esemplari giovani o molto vecchi.
La testa e gli arti hanno una colorazione tendente al nero, come il carapace che presenta inoltre sfumature e macchie che vanno dal rossastro al giallo; il piastrone è giallo. Gli esemplari appena nati hanno una colorazione scura uniforme.
Sulla testa sono presenti 2 paia di squame prefrontali e la ranfoteca è particolarmente pronunciata e dalla forma simile al becco di un rapace.
DIMORFISMO SESSUALE
I maschi presentano rispetto alle femmine, una coda più lunga e più larga alla base.
ALIMENTAZIONE
E' onnivora ma raramente si nutre di piante o alghe, la sua dieta è caratterizzata principalmente da spugne e vari invertebrati marini quali molluschi e crostacei.
RIPRODUZIONE
Gli accoppiamenti avvengono vicino alla costa, in prossimità delle spiagge scelte per la nidificazione. Il ciclo riproduttivo solitamente è triennale, il periodo della nidificazione è compreso tra Maggio e Novembre nelle zone dell'Oceano Pacifico e tra Aprile e Ottobre per quanto riguarda l'Oceano Atlantico. Si possono avere da 2 fino a 6 nidiate con intervalli di circa 20 giorni l'una dall'altra. Il periodo che intercorre dalla deposizione alla schiusa è in media di 60 giorni. Trascorsi questi, i piccoli iniziano a salire in superficie, preferibilmente durante la notte in modo da ridurre il pericolo dei predatori, e aiutati dal riflesso della luna e delle stelle raggiungono il mare.
Autore: Enrico Di Girolamo ©