"Per la prima volta nel mondo scientifico sono state testate le abilità cognitive dei cheloni, in particolare della specie Testudo hermanni, con risultati sorprendenti fuori da ogni aspettativa! Le testuggini sono state messe alla prova con una serie di test volti a provare se fossero capaci di discriminare quantità continue e discrete, in questo caso porzioni di cibo, capacità fino ad ora indagate solo in alcuni mammiferi, uccelli e pesci.
La cognizione è un insieme di rappresentazioni e processi mentali essenziali ad affrontare il mondo fisico e sociale. Qualsiasi organismo si deve confrontare con elementi quali lo spazio, il tempo, gli oggetti, gli altri individui ecc. Pertanto, non c'è motivo di credere che determinate abilità cognitive — come saper discriminare quantitativamente — siano prerogativa dell'essere umano, fatto perdipiu già confutato da tempo dopo la scoperta da parte della psicologia comparata di un sistema numerico pre-verbale tra gli infanti umani, i quali acquisiscono fin dalla tenera età la capacità di discriminare quantitativamente sequenze sonore e visive, cioè ancora prima di aver appresso i rudimenti del linguaggio, rendendo questo sistema completamente slegato da simboli e sintassi.
Stesse metodologie di ricerca sono state applicate così agli organismi non-umani, arrivando a conclusioni qui brevemente esplicate, dimostrando che tali competenze hanno radici molto lontane nella storia evolutiva delle specie animali. Ergo, non si tratta di semplici competenze percettivo-sensoriali ma vere e proprie competenze numeriche. L'uomo ha saputo semplicemente razionalizzare queste capacità, di cui molte specie animali son dotate fin dalla nascita, attraverso processi logici come la matematica — una serie infinita di convenzioni universali utili per intendersi con individui appartenenti alla sua stessa specie — spinto dalla sua mania di catalogare e controllare tutto ciò che lo circonda."
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Autore della presentazione: Luca Boscolo